di Davide Gatto
C’è grande attesa per l’inaugurazione del grande murale di Antonio Cotecchia a Salerno. L’artista sta lavorando instancabilmente sulla grande parete, attirando tutta la curiosità di chi passa per il quartiere Torrione di Salerno. Cotecchia è un artista che va oltre ogni definizione, uno stile classico che ama la figurazione bi e tridimensionale, ma che insieme alla musica pop e alla sua sfrenata fantasia, nasconde un substrato di raffinata astrazione. Con mostre personali in tutto il mondo ha catturato non solo una meritata notorietà, ma si è anche ritagliato una importante fetta di appassionati che amano collezionare i suoi colorati lavori. Da anni un punto di riferimento che però si distingue dagli altri perché le sue forme, il suo impianto descrittivo viene da dentro, dal suo vissuto e non da una pedissequa copia dei colleghi, come spesso accade. Il suo colore diventa senza tempo, grafica, cultura pop e racconto davvero puri, se vogliamo, pieni di quell’innocenza che ci fa tornare ai bei tempi di una volta. Cotecchia racconta la vita, muove le sue figure con maestria e accade spesso che gli spettatori restino impressionati dai suoi racconti. Cotecchia finalmente realizza un murales nella sua Salerno, è una buona notizia, la grande dimensione esalta i suoi racconti e rende i visitatori che passano di lì in auto o a piedi più coinvolti nelle sue creazioni.
Il murale rompe la monotonia dei palazzi di torrione, un area vecchia, rivista qualche anno fa ma mai davvero valorizzata nel corso degli anni, una zona di passaggio che da tempo è diventata suo malgrado una destinazione per tanti salernitani. Quell’area, fino al Forte la Carnale potrebbe essere davvero una alternativa al centro, anche perché la distanza dalla stazione centrale è minima e l’area, almeno quella dal mare alla strada nazionale, ha una posizione privilegiata. Al momento, proprio sotto al murale molti salernitani possono bersi un caffè veloce o un bicchiere di vino, magari con gli amici. Da oggi in poi un grande murale con tre giovani bellissime donne sovrasta lo spazioso e un pò sconquassato marciapiede e, come di incanto, ci accorgiamo che anche Torrione esiste.