Un bellissimo angelo realizzato in porcellana di Capodimonte, avvolto delicatamente in un fiocco di seta: quella famosa di San Leucio, è stato donato, domenica mattina, alla Chiesa di Sant’Anna al Porto, dalla dottoressa salernitana Maria Antonietta Petruzzi Mazzella, durante la messa, dedicata ai bambini, celebrata da don Claudio Raimondo. «Una semplice donazione, per mostrare il mio affetto e la mia devozione a questa chiesa dove mi sono sposata quarant’anni fa» ha spiegato la dottoressa Mazzella, che aveva ricevuto l’angelo a Casanova di Carinola, in provincia di Caserta, in occasione della 24° edizione del Premio Giuseppe Moscati, insieme a una targa, dedicata alle “Donne Farmaciste”, per il suo lavoro di farmacista svolto accanto al suocero, il compianto dottor Rosario Mazzella, che tutta Salerno ricorda,titolare della storica farmacia di Piazza Matteo Luciani, di fronte al Teatro Verdi. La dottoressa, referente dell’area storica dell’Associazione “Nuova Scuola Medica Salernitana”, presieduta dal dottor Pio Vicinanza, commossa, ha voluto dedicare il suo «umile omaggio pieno di amore e di fede» a tutti i bambini «ai loro teneri cuori che guardano al futuro» e in particolare al suo “fratellino” Luigi Paolo Mazzella, scomparso all’età di tre anni, soffocato da un confetto che stava mangiando: «Tra le note degli angeli che cantano la gloria di Dio nel Regno dei Cieli, c’è anche lui». Il presidente Pio Vicinanza, ha annunciato che tutti i medici dell’associazione della “Scuola Medica Salernitana”, che sono oltre cento, presteranno la loro opera gratuita ai bambini bisognosi della Parrocchia di Sant’Anna, che saranno segnalati da Monsignor Claudio Raimondo.
Il professor Carlo Montinaro, in nome di tutto il collegio dei medici della “Scuola Medica Salernitana”, ha donato a Monsignor Claudio Raimondo, una pergamena nella quale si conferiva il titolo di socio onorario dell’associazione, al padre spirituale della parrocchia di Sant’Anna al Porto che, con animo grato, ha ricordato che attraverso gli angeli siamo protetti da Dio e che l’angioletto donato sarà collocato in una delle nicchie della chiesa.