di Monica De Santis
“Assurdo realizzare l’Arena del Mare e tenerla aperta solo per 10 giorni senza dare la possibilità ad altri imprenditori culturali di poter organizzare eventi in città”. Ugo Piastrella, presidente della Città Teatrale e direttore artistico del Teatro Nuovo commenta, molto amareggiato le ultime decisione assunte dall’amministrazione comunale di Salerno in merito agli eventi estivi. “Capisco che ci sono problemi di bilancio, che le casse comunali al momento sono vuote, visto che non vi sono state entrate. Così come capisco che riproporre la stessa operazione della scorsa estate, a causa di questa mancanza di fondi non era pensabile. Però questo non vuol dire che non vi sono operatori disposti ad investire di tasca loro. La soluzione ideale sarebbe stata proprio quella di lasciare l’Arena a disposizione di coloro che sono disposti ad investire di tasca propria. Ma questa opportunità purtroppo ci è stata negata. E’ vero lo scorso anno il comune ci mise a disposizione gratuitamente la struttura e alcuni servizi come il service audio e luci e l’accoglienza, ma gli spettacoli, parlo per me ad esempio, li ho acquistati io, rimettendoci in caso di mancata vendita dei biglietti. Ora visto che già la scorsa estate ho scelto di investire di tasca mia, perchè non posso farlo anche quest’estate, pagando anche service e accoglienza?” Lei aveva fatto richiesta al Comune per alcune date? “Si avevo chiesto cinque date all’Arena del Mare, per una serie di spettacoli comici. Nessuna richiesta di contributo, solo la possibilità di poter avere come spazio la struttura di piazza della Concordia”. Invece gli è stato detto di no? “Al momento così sempre. Anzi è sicuro che l’Arena non sarà a disposizione di altri. L’assessore Willburger sta lavorando per trovare delle location alternative. Ho parlato con lei più volte e da parte sua c’è tutta la buona volontà di far lavorare tutti gli operatori culturali. Solo che c’è un problema. L’Arena del Mare è una location conosciuta oramai dagli artisti. Posizionata al centro della città. Con una sua storia. Quando si chiama un’artista e gli si dice di venire all’Arena del Mare è facile ottenere un parere positivo, quando invece gli si propone una location magari isolata, improvvisata, è facile che l’artista ti dica di no. Quindi c’è anche il rischio che ciò che si aveva intenzione di fare non si possa più realizzare perchè vengono meno gli artisti”. Lei aveva già preso accordi per i cinque spettacoli? “Certo avevo parlato con le compagnie, ci eravamo accordati sui costi, qualcuno sarebbe venuto anche ad incasso. Non ho ancora firmato i contratti, ma è come se l’avessimo fatto”. Ed ora? “Ed ora se non si trova una soluzione a stretto giro, rischio di perdere queste date, perchè ovviamente gli artisti si sentiranno liberi di accettare altre proposte. Diciamo che se a stretto giro mi fanno sapere qualcosa, forse 2 o tre 3 spettacoli li riesco a recuperare”. Povera estate o estate povera? “Estate di speranza, speriamo ancora, speriamo perchè mi sembra assurdo che un arena montata dopo dieci giorni si debba smontare quando con una minima spesa la si può tenere aperta”.