di Andrea Pellegrino
Tutti vogliono salire sul Carroccio ma per ora la parola d’ordine è: «No ai vecchi politici». Da tempo le interlocuzioni tra la Lega Salerno ed alcuni esponenti politici cittadini e provinciali sono partite e con l’approssimarsi delle scadenze elettorali la richiesta è sempre più crescente. Al momento, la selezione è rigida e i respinti sono già numerosi.
La vera partita politica si gioca a Palazzo di Città. Qui le dinamiche sono collegate al futuro di Vincenzo De Luca e alla sua sempre più probabile ricandidatura a Palazzo Guerra, nel caso in cui dovesse perdere alle Regionali o decidere di abbandonare la corsa per Palazzo Santa Lucia. Sul taccuino dei vertici provinciali della Lega ci sono diversi nomi di attuali consiglieri comunali (di maggioranza) pronti a sganciarsi dal mondo deluchiano. In verità, alcuni hanno sperato nel colpaccio (non riuscito) di una sospensione di De Luca &C, al termine del processo Crescent. Si racconta che un gruppo nutrito di consiglieri comunali era già pronto all’abbraccio con Matteo Salvini. Alcuni di loro avevano perfino avanzato la propria candidatura a sindaco. Un piano sfumato all’atto della pronuncia della sentenza che ha salvato De Luca e l’intero apparato. Chi frequenta il Palazzo può notare che da tempo ormai il sindaco Enzo Napoli, e quindi Vincenzo De Luca, non può contare più sulla maggioranza uscita dalle urne. E i franchi tiratori sono soprattutto nei gruppi civici di ispirazione deluchiana. C’è l’intero gruppo, sempre più insofferente, di “Campania Libera” i cui componenti cercano da tempo una nuova collocazione ma sfilacciamenti e fughe in avanti non risparmiano neppure i “Progressisti per Salerno” e “Salerno per i giovani”. Già alle scorse elezioni politiche qualcuno ci aveva messo il pensiero, per poi ritornare a casa De Luca.
Nuovo imminente test saranno le Provinciali, seppur una prima indicazione vedrebbe una lista unica del centrodestra. Poi le Europee che potrebbero cambiare la geografia interna al partito. Infatti un primo schema vedrebbe la candidatura degli attuali coordinatori regionali. Quindi di Cantalamessa, la cui elezione a Bruxelles porterebbe a Montecitorio Mariano Falcone, primo dei non eletti nel collegio salernitano. Di conseguenza, muterebbero tutti gli assetti provinciali in vista poi delle Regionali, dove la Lega ha la seria intenzione di affermarsi. Naturalmente resta da chiarire il ruolo di Ernesto Sica, che per ora mantiene fede alla tessera leghista. Sogna l’Europa anche Pasquale Vessa, ex parlamentare azzurro, che da tempo mantiene contatti con i salviniani.
Altro colpaccio la Lega spera di metterlo a segno alle prossime elezioni amministrative. Per ora l’attenzione è su Baronissi, dove la difficoltà del sindaco Valiante agevola la costruzione di un progetto alternativo, dove in questo momento proprio la Lega sarebbe protagonista. Anche qui, come a Salerno, i franchi tiratori sono già pronti. Naturalmente in cambio di posto sicuro. Intanto a Nocera Superiore è già parte integrante della coalizione guidata da Peppe Fabbricatore che per ora ha tutti i simboli, eccezion fatta per Forza Italia.