Un ingegnoso. sistema… Docenti universitari falsificano i rendiconti dei fondi di ricerca attestando un numero di ore lavorare superiori a quelle realmente fatte. L’inchiesta coordinata dalla Procura di Salerno coinvolge sette persone tra docenti universitari e personale della Facoltà di Ingegneria. Secondo l’ipotesi investigativa prospettata dalla Procura di Salerno con questo tipo di operazione si intascavano molti più soldi di quanto avrebbero dovuto. Secondo le prime indiscrezioniè nutrito l’elenco dei professori dell’Università di Salerno e di Benevento indagati dalla Procura di Salerno per i reati di falso e truffa ai danni dello Stato.Per gli inquirenti, l’operazione truffa andrebbe avanti da almeno dieci anni con la copertura di un muro di omertà che ha visto coinvolti ricercatori precari, dottorandi e borsisti al seguito dei professori responsabili dei progetti incriminati. Sistema che sarebbe stata smantellata da una denuncia anonima di un giovane praticante di laboratorio.. Sulla carta, per i progetti, che ottenevano finanziamenti milionari, venivano indicati nomi di curatori e quantità di ore che non corrispondevano al vero. Per quattro docenti di Salerno e Benevento la magistratura avrebbe già individuato gravi indizi di colpevolezza. Le indagini avrebbero portato anche a intercettazioni e perquisizioni che hanno consentito agli inquirenti di acquisire elementi importanti. Le indagini della Guardia di Finanza hanno scoperto che i professori inquisiti, con la collaborazione attiva di componenti del personale amministrativo delle rispettive Facoltà e anche di altri soggetti esterni, riuscivano a ottenere finanziamenti pubblici per cifre superiori, spesso nella misura dei due terzi, alle risorse effettivamente necessarie alla realizzazione dei progetti di cui erano titolari. I fondi venivano erogati sia da parte dall’Unione europea che dal ministero. Gli Atenei coinvolti in Campania sarebbero tre. Oltre Salerno e Benevento. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe coinvolto nella maxi operazione anche un altro ateneo. Dall’Università di Salerno non arrivano conferme ufficiali sull’inchiesta anche se, sembra, che siano già partiti degli avvisi di garanzia. “Il rettore (Tomasetti) al momento non ha ricevuto nessuna notizia in merito a questa vicenda, vedremo nei prossimi giorni gli sviluppi – ha affermato il responsabile della comunicazione dell’Università di Salerno Colucci”.
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