“Bastava spendere la modica cifra di quindici euro per una grondaia e tutto questo non sarebbe accaduto”. Il soffitto di una delle stanze assegnate all’ordine degli avvocati è venuto giù ieri mattina. Un evento non del tutto inattesi visto che in più di una circostanza era stata segnalata la fatiscenza della struttura e la necessità di effettuare piccoli interventi di manutenzione che avrebbero evitato conseguenze pericolose e spese più onerose. E’ stata la dottoressa Cosima Crescenza la prima a segnalare il problema. “L’umidità sta consumando queste mura e già in passato, soprattutto quando piove, avevamo avuto problemi simili ma mai fino a questo punto con il cedimento del soffitto”. Un’autentica voragine si è creata nella stanza dov’è depositato il materiale di cancelleria. Per fortuna all’orario in cui si è aperta la falla e sono caduti i calcinacci non era presente nessuno. Ma non sempre si può giocare con il destino. “Quando un nostro tecnico, anzi un semplice capo mastro, ci aveva fornito la soluzione lo rappresentammo immediatamente al tavolo deputato: il provveditorato alle opere pubbliche – spiega il presidente dell’Ordine degli Avvocati Americo Montera. Inutile dire che siamo ancora in attesa di quest’intervento più volte sollecitato. E, visto quant’accaduto, ora credo che non saranno sufficienti le 15 euro che erano state messe in preventivo per mettere in sicurezza soffitto e stanza”. Il presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno dopo essersi rimboccato le maniche, e tirato su i pantaloni, ha afferrato la scopa ed ha aiutato gli altri impiegati a pulire la sala dei consiglieri dell’ordine degli avvocati diventata una palude a causa delle infiltrazioni d’acqua. “Io ed il consigliere anziano Pasquale Visconti appena siamo stati sollecitati dalla dottoressa Crescenza ci siamo recati immediatamente sul posto per renderci conto di quant’accaduto”. In più di una circostanza Montera aveva chiesto di intervenire per mettere in sicurezza il salone dei consiglieri. “Evidentemente gli avvocati sono stati colpiti da una sorte di maledizione. Siamo vittime della sindrome di Cassandra e ci ritroviamo in queste condizioni”. Sorride e glissa Montera quando viene sollecitato sulla questione Cittadella Giudiziaria. Preferisce sintetizzare il suo stato d’animo con una battuta: “La giustizia crolla a pezzi”. Sul posto anche i vigili del fuoco per certificare il cedimento strutturale. In considerazione dell’inagibilità la stanza resterà chiusa fin quando non saranno effettuati gli interventi di messa in sicurezza. Resta la necessità di effettuare dei lavori su una struttura che già da tempo avrebbe dovuto chiudere i battenti per trasferirsi in via Dalmazia. Pardon, per un attimo c’eravamo dimenticati che siamo in Italia….
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