di Federico Mercurio
“Bisogna capire che serve un termovalorizzatore per ogni provincia”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri a Napoli, riferendosi a un’emergenza rifiuti annunciata in Campania per metà gennaio prossimo. “Rispetto all’emergenza del 2008 non è cambiato niente, anzi – ricorda – siamo tornati indietro. Non so cosa abbiamo fatto gli amministratori negli ultimi decenni, ma tra qualche mese ci sarà un’emergenza a livello mondale sanitaria e sociale”.
“Se volessi pensar male – aggiunge – direi che non si è fatto niente per gli impianti, perché qualcuno ha interesse che non si faccia niente. Manca totalmente la programmazione e gli Ato sono allo sbando. E chiederò di commissariare questi enti”. Nonostante la competenza in materia di rifiuti sia della Regione e dei Comuni, il ministro dell’Interno, annuncia provvedimenti seri per raggiungere una soluzione. “Non c’è il tempo, perché in due mesi non si può fare nulla – spiega – però se c’è un rischio per la salute, e se gli enti non decidono dove localizzare gli impianti, lo faremo noi”. Non si è fatta attendere la replica di Sergio Costa, campano e ministro dell’Ambiente. “Stiamo lavorando ogni giorno per portare l’Italia, e non solo la Terra dei Fuochi, fuori dall’ormai cronico ritardo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Stiamo completamente ribaltando il paradigma economico, come anche prescritto nel contratto di governo. E’ l’impegno quotidiano del Ministero dell’Ambiente. Riduzione, riuso, recupero, riciclo, sono le quattro R che devono diventare un mantra per tutti. I rifiuti possono essere una risorsa: per l’ambiente e per l’economia. Chi non è in sintonia con queste direttrici vive in un’epoca passata”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “E’ per questo che abbiamo creato una competenza apposita sull’economia circolare, è per questo che stiamo scrivendo le norme per regolamentare l’end of waste – continua il ministro – Non possiamo permetterci di bruciare risorse economiche, e anche posti di lavoro, creando danni ambientali e alla salute. Come tantissimi imprenditori del settore hanno sottolineato, questa gestione virtuosa dei rifiuti è il futuro. Quando arriva l’inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti è fallito”. La dichiarazione di Costa arriva in risposta a quelle di Salvini oggi a Napoli. Il ministro ha anche condiviso su Facebook il post del vicepremier Luigi Di Maio che attaccava: “gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di Governo”.