di Carmela Landino
Quattrocentotrenta posti, una sala prove ed un bar sono solo una parte della struttura del Teatro de Lise, a Sarno, che verrà inaugurato questo pomeriggio. «Un’opera versatile, pensata per accogliere rappresentazioni teatrali e non solo», come spiega Emilia Esposito, assessore all’urbanistica, al patrimonio e al demanio della città. «Per me è un traguardo, la realizzazione di un sogno, questo evento», racconta Esposito. «Dopo più di vent’anni viene restituita alla città un’opera che per me ha un doppio significato morale, poiché, come i concittadini sapranno, sono stata tra lo staff dei progettisti che hanno pensato di rendere alla città una struttura come quella che andremo ad inaugurare. Per me è dunque una soddisfazione enorme vedere questo punto di aggregazione, concepito come il cuore pulsante della città, aprire le porte per la prima volta». Inoltre, spiega l’assessore che il teatro è sviluppato longitudinalmente, che è un’opera circolare pensata per comunicare con la piazza e per ‘completare’ lo scenario urbanistico del comprensorio. Per ciò che concerne gli interni, la struttura è fornita di opere di gran qualità: arredi di gran lusso, luci all’avanguardia ed un palco davvero grande sono i fiori all’occhiello della costruzione. Molto emozionato per questo grande evento è anche Michele Ruggiero, assessore con delega ai lavori pubblici, il quale confessa di essere «felice di portare a termine un progetto che faceva già parte della nostra campagna elettorale, e sono orgoglioso che l’assessorato a me destinato abbia potuto dare il suo contributo in questo progetto. I lavori che hanno permesso di riportare in essere la struttura sono stati davvero impeccabili, e gli auspici per il futuro ci lasciano davvero ben sperare. Solo ad inizio anno il teatro è stato scenario di atti vandalici e di altro tipo, ma per fortuna quest’amministrazione, grazie anche all’aiuto di un lavoro di ricontabilizzazione e rinnovamento, ha saputo far fronte alla sgradevole situazione, riuscendo a conseguire un traguardo culturale davvero molto importante per la città». Della stessa idea anche l’assessore alla cultura della città, Vincenzo Salerno, il quale afferma: «mi piace ripetere l’espressione usata dal Maestro Vessicchio, che ha definito il teatro una “casa della cultura”. Il de Lise deve diventare questo: punti di aggregazione della cittadinanza e di progetti culturali che spaziano dalla musica alla recitazione, dalle presentazioni di libri a spazio di conferenze e di convegni». Anche la cittadinanza tutta si augura questo teatro, così tanto atteso, possa diventare emblema di tutto ciò.