Era molto attesa ad Agropoli la sentenza della Sezione Prima del Tribunale Amministrativo della Campania sezione staccata di Salerno. I magistrati Leonardo Pasanisi, Anna Saporito e Raffaele Esposito hanno accolto il ricorso presentato da Raffaele Pesce all’indomani delle elezioni del 12 giugno 2022. Nell’aula salernitana, si è deciso di annullare la proclamazione degli eletti dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi passando per il presidente del consiglio Franco Di Biasi, marito della neo capitano della polizia locale Valentina Nastari, per gli assessori e arrivando ai consiglieri. Una decisione che, oltre a fare giurisprudenza, porterà il comune agropolese al commissariamento. Il prefetto, infatti, potrebbe nominare un commissario già nella giornata odierna. Al centro del ricorso del rappresentante di Liberi e Forti le incongruenze relative alla differenza tra schede votate e vidimate, ma anche l’assegnazione di alcuni voti e i conteggi effettuati, con diverse anomalie contestate nei verbali. Già il giorno successivo alle operazioni di voto il presidente della commissione elettorale aveva messo in evidenza possibili criticità, segnalando quanto emerso anche alla Procura. Adesso, si attendono le motivazioni che saranno pubblicate entro dieci giorni dall’uscita del dispositivo. Solo allora si capire se e come si voterà, se saranno coinvolte tutte le sezioni, se si tornerà alle urne con le medesime liste dello scorso anno o se con una tornata elettorale ex novo. Di certo c’è che gli schieramenti del 2022 sono totalmente cambiati dato che due consiglieri eletti nella minoranza sono passati dall’altra parte. Si tratta di Bruno Bufano, eletto con Massimo La Porta, e Elvira Serra candidata sindaco. A loro due, nel consiglio di martedì il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi aveva conferito due deleghe. A loro va il primato di brevità di delega. Dopo la sentenza, i partiti politici si sono scatenati, in particolare a destra mentre quelli che hanno sostenuto l’ormai ex amministrazione Mutalipassi rimangono in silenzio. Il Pd, il cui segretario cittadino è stato anche presidente di seggio, e il Psi, guidato da quel Di Biasi di cui sopra che di casacche politiche ne ha cambiate tante, non proferiscono parola.
L’intervento di Mutalipassi
Mutalipassi è invece spavaldo e ricorda i voti di vantaggio sul ricorrente: «L’intera coalizione a mio sostegno ha ottenuto un totale di 6610 voti, con un distacco di circa 4000 consensi sul secondo – le sue parole arrivate nella serata di ieri – il sottoscritto e l’intera Amministrazione da me rappresentata è parte lesa in questa vicenda. Non mi sento in alcun modo di condannare chi, sono certo in assoluta buona fede, ha potuto compiere degli errori che non possono certamente definirsi “brogli”. Difenderò quel risultato e quel consenso liberamente e democraticamente espresso utilizzando tutti gli strumenti legali e giudiziari. Lo devo a tutti coloro, candidati ed elettori, che mi hanno dato fiducia». Insomma, il ricorso al Consiglio di Stato pare già essere pronto. Anche gli altri parlano e tanto.
Il centrodestra
Il senatore Antonio Iannone ci va giù pesante e si rivolge a Franco Alfieri, padre politico dell’ormai ex sindaco di Agropoli: «Nel giorno in cui vengono annullate le elezioni di Agropoli per gravi brogli, – dice il parlamentare di Fratelli d’Italia – si mette a fare il campione di consenso. Invece di vergognarsi e chiedere scusa di esistere (in politica), fa pure lo smargiasso. Visto che gli piace analizzare le elezioni altrui cosa ha da dire su come è stato eletto il suo sindaco Mutalipassi ad Agropoli?». Dello stesso avviso è Modesto del Mastro, coordinatore del partito per l’area Cilento: « Ci sarà da fare un ragionamento serio qualora dovessimo tornare alle urne anche perché gli schieramenti e le alleanze dello scorso anno, a causa di tradimenti non da noi voluti, hanno stravolto tutto. Agropoli deve voltare pagina e dimenticare uno dei capitoli più bui della sua storia». Anche il vicecoordinatore cittadino D’Amico non nasconde la soddisfazione e ringrazia il consigliere: «Si tratta di un segnale forte e di grande impatto». Per Forza Italia, nella parole del giovane Cristian Posella, ora Agropoli «inizierà a fare le cose per bene». «È una pagina di storia politica da dimenticare – dice il coordinamento cittadino della Lega nella persona di Costabile Mondelli – ora bisogna voltare pagina. Il nostro partito, garante di legalità, buon governo e serietà amministrativa, si pone in alternativa a questo sistema politico e auspica nuove elezioni. La maggioranza di sinistra si è dimostrata inaffidabile. Agropoli merita una guida politica in grado di garantirle la crescita. Siamo disponibili a qualsiasi confronto coi partiti di centrodestra che a questo punto si auspica unito».
Le parole di Bicchielli
«Il Tar Salerno conferma i dubbi che abbiamo sempre sollevato in merito alla vittoria di Roberto Antonio Mutalipassi la cui posizione da sindaco è fortemente messa in discussione – sono queste le parole del deputato di Noi Moderati Pino Bicchielli, già vicino ad Agropoli anche per la questione legata all’antiquarium – attendiamo le motivazioni della sentenza ma intanto i cittadini potrebbero essere ulteriormente penalizzati se dovesse essere commissariato il Comune dopo questa mala gestio di Mutalipassi che ha letteralmente paralizzato la città. Importante il lavoro fatto dal consigliere Raffaele Pesce che ringrazio per quanto fatto fino ad oggi e per il risultato conseguito».
Il Movimento 5 Stelle
«Come Movimento non possiamo che essere soddisfatti della decisione di annullare il risultato elettorale – dice la coordinatrice provinciale Virginia Villani – Ci impegneremo a sostenere il processo di rielezione, lavorando a stretto contatto con i cittadini e i nostri elettori per garantire una rappresentanza onesta e responsabile a livello amministrativo. Ci batteremo per una politica che sia basata sulla trasparenza, sull’etica e sulla partecipazione attiva dei cittadini come sempre abbiamo fatto».