di Erika Noschese
Sono in totale 60 le lettere di contestazione che la sede centrale di Busitalia Firenze ha inviato ai dipendenti che nel mese di giugno hanno proclamato i due giorni di stop dovuti all’inutilizzo dei mezzi di trasporto pubblico non idonei a circolare su strada. I vertici nazionali dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma, infatti, sembra essere abbastanza deciso a “punire” chi ha bloccato i mezzi, nonostante i problemi che i pullman avevano e che, almeno in un 20% totale dei casi, erano inutilizzabili. Le 60 lettere di contestazione sono arrivate non solo ai dipendenti in servizio presso il deposito di Salerno ma anche a Pagani. Intanto, i dipendenti intendono chiarire la loro posizione in merito al servizio navetta che il Comune di Salerno mette a disposizione nei fine settimana e nei giorni festivi di Luci d’Artista. «Vogliamo lavorare senza alcun problema ma deve essere chiaro che le navette sottraggono, inevitabilmente, tempo alle nostre famiglie», ha spiegato infatti uno degli “storici” autisti in servizio nel periodo della kermesse natalizia che viene inaugurata nel mese di novembre e si protrae fino a gennaio. Fino allo scorso anno, Busitalia di fatti pagava su otto ore di servizio per le navette tutto lo straordinario mentre quest’anno intende suddividere gli orari lavorativi: oltre la metà sarà classificato come servizio ordinario e solo un’ora e mezza come straordinario. «Se dobbiamo fare dei sacrifici deve valerne la pena altrimenti perché dobbiamo rinunciare, per ben 3 mesi, a trascorrere i nostri fine settimana e i nostri giorni festivi a lavorare?», si chiede ancora il dipendente. Nonostante le polemiche sono circa una ventina gli autisti che hanno già fatto domanda per poter lavorare durante la manifestazione di Luci d’Artista. Come già spiegato, l’azienda – per il servizio navette – intende puntare tutto sui nuovi assunti e su quelli che, a dicembre – lavoreranno part time. Nessun problema, sia chiaro. Chi ha svolto servizio in questi anni ha già idea di come muoversi in una città che, inevitabilmente, diventa caotica e a chi rivolgersi per qualsivoglia informazione o aiuto esterno. Intanto, l’azienda sembra essere sempre più distante dai suoi dipendenti tanto da decidere di bloccare le graduatorie per i nuovi controllori, favorendo – e premiando – solo chi, in quest’ultimo periodo – ha “portato a casa” più multe. Un periodo non facile, a quanto pare, per l’amministratore delegato Antonio Barbarino: dalla sede centrale di Firenze, infatti, sembrano intenzionati – almeno a partire dal prossimo anno – a rimuoverlo dal suo incarico perché, evidentemente, le cose non vanno come dovrebbero.