di Erika Noschese
Dopo ben 5 giorni i vincitori di concorso per navigator hanno stoppato lo sciopero della fame. Una scelta, quella dei 471 vincitori di concorso, necessaria quanto, ieri mattina, alcune persone hanno iniziato ad accusare i primi malori, dopo 5 giorni senza mangiare e in presidio permanente sotto la sede della Regione Campania. «Ci auguravamo di non arrivare a questo. Credevamo nelle istituzioni ma ci hanno ignorato», hanno dichiarato i navigator secondo cui dei «dei nostri amici, colleghi, eroi, chiamateli come volete, oggi (ieri per chi legge ndr) hanno ceduto». A ricorrere a cure mediche d’urgenza Ilenia De Coro e Carlo Del Gaudio, trasportati in ambulanza uno al Fatebene Fratelli e l’altro al Loreto Mare. Stando al racconto dei presenti, la giovane stava camminando quando è svenuta mentre Carlo è stato colto da un attacco di panico e si è sentito male. Proprio quest’ultimo sembra avere, attualmente, il quadro clinico più delicato: i medici del 118 hanno infatti constatato la presenza di febbre alta e parametri al limite. «E’ incredibile che nessuno della Regione Campania si sia affacciato anche solo per chiedere cosa stesse succedendo o qualcuno che ci abbia dato una parola di conforto, neanche un bicchiere d’acqua! Solo omertà, indifferenza. È impensabile che la solidarietà umana sia così offuscata da non vedere e non sentire nulla». Da qui l’annuncio di interrompere lo sciopero della fame, sollecitati dalla preoccupazione delle nostre famiglie e dal personale medico intervenuto. «Sono stati 5 giorni intensi, dove abbiamo ricevuto supporto da tutti, tranne da chi deve darci ancora delle risposte», hanno poi spiegato attraverso la pagina facebook Navigator Campania i vincitori di concorso. Sia Ilenia che Carlo, già nella giornata di giovedì avevano accusato dei malori ma entrambi avevano rifiutato il ricorso in ospedale. «I navigator stanno facendo un’iniziativa sbagliata», ha dichiarato il governatore De Luca ieri, nel consueto appuntamento con LiraTv secondo cui lo scorso 17 aprile la Regione ha espresso parere favorevole per sbloccare il reddito di cittadinanza. Secondo il presidente di Palazzo Santa Lucia spetterebbe all’Anpal procedere con la contrattualizzazione. «Non capisco perchè non si apra una vertenza con l’Anpal che la Regione Campania sosterrebbe, al di là della mia opinione, perchè ci sono tutti gli elementi per pretendere i contratti». Ad esprimere solidarietà ai navigator Severino Nappi, presidente Associazione Nord Sud: «Nemmeno quando si parla di lavoro, dunque della vita delle persone, Vincenzo De Luca riesce a farne una giusta. Non bisognava fare cose difficili, ma, semplicemente, muoversi per l’assunzione dei navigatori esattamente come hanno fatto o stanno facendo tutte le altre Regioni italiane. Invece no, ancora una volta i campani godranno di un trattamento peggiore degli altri: i navigator assunti qui con regolare concorso non possono ancora cominciare a lavorare, giustamente protestano, cominciano ad accusare malori per lo sciopero della fame che hanno deciso di intraprendere. A loro la nostra solidarietà umana». Nappi. Intanto, in merito alla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale del M5S Saiello: «Oramai è chiaro che la mancata assunzione dei Navigator, frutto di un evidente dispetto di De Luca al nostro e capo politico, sta imbarazzando anche i consiglieri regionali Pd e alcuni componenti della stessa giunta. E’ evidente che nessuno, compresi la maggioranza Pd, possa condividere la scelta di rifiutare 471 dipendenti pagati dal Ministero del Lavoro che andrebbero a rinfoltire gli organici dei centri per l’impiego e la cui assunzione comporterebbe anche un finanziamento di 11 milioni per l’acquisto di software e strumenti informatici e l’ammodernamento strutturale degli stessi centri – ha dichiarato il consigliere – Auspichiamo che i consiglieri Pd e gli assessori regionali trovino il coraggio di ribellarsi al loro governatore e gli chiedano pubblicamente di firmare l’assunzione di questi ragazzi. Non firmare la convenzione non solo non consentirà di assumere centinaia di nostri giovani laureati e di far perdere alla Campania un importante finanziamento per rendere più funzionali i centri per l’impiego, ma anche di bloccare la fase due del reddito di cittadinanza che nella nostra ragione darà lavoro a decine di migliaia di attuali percettori».