di Andrea Pellegrino
La “Casa Madre Teresa di Calcutta” non si farà. La struttura di accoglienza immaginata dalla Caritas non sarà realizzata nel quartiere Picarielli. La scorsa mattina l’arcivescovo Luigi Moretti ha ricevuto la notizia direttamente dal sindaco Enzo Napoli. Monsignor Moretti, infatti, accompagnato da don Marco Russo è stato visto al secondo piano di Palazzo di Città. Una notizia che, secondo indiscrezioni, avrebbe sorpreso non poco l’arcivescovo che in più occasioni – anche pubbliche – aveva annunciato l’imminente avvio dei lavori per la realizzazione della struttura che sarebbe dovuta essere intitolato a Madre Teresa di Calcutta. Il sindaco, insieme all’architetto Maria Maddalena Cantisani (responsabile dell’ufficio trasformazioni urbanistiche), avrebbe rassicurato vescovo e direttore della Caritas diocesana in merito all’intenzione dell’amministrazione comunale di trovare un altro spazio compatibile in città. Naturalmente nessuna certezza sui tempi. Nel 2009 l’approvazione del progetto con atto di giunta comunale. La struttura doveva sorgere un terreno di proprietà del Comune di Salerno. A realizzarla la Caritas che aveva avviato già da tempo una raccolta di fondi. Una struttura su due piani in grado di accogliere fino a 64 persone senza fissa dimora, considerata dall’arcivescovo Moretti «un fiore all’occhiello per tutto il Mezzogiorno». La mancata realizzazione, dunque, rappresenta un vero e proprio contraccolpo per Diocesi e per Caritas, in un periodo, inoltre, in cui non scorre già buon sangue tra chiesa e amministrazione comunale.