di Andrea Pellegrino
«Intellettualmente un disonesto». Se l’ex assessore Enrico Bastolla (nella foto, ndr)etichetta gli stipendi dei dirigenti Ausino – ente partecipato che si occupa della gestione dei servizi idrici «una roba da parlamentari», il presidente dell’Ausino, Mariano Agrusta: «Non fare polemiche, vieni in ufficio che ti faccio leggere le carte». In sintesi. Ormai non si contano più gli interventi di opposizione fuori da Palazzo di città di Enrico Bastolla futuro candidato sindaco, ma sono più le figure barbine che i riscontri pratici, visto che anche i “colleghi” di opposizione non si pronunciano. Ad ogni modo, per Mariano Agrusta, i dati portati alla luce da Bastolla non sono comparabili ed arriva anche la stoccata alla sua “foga di opposizione”. «Apprendo, non senza stupore, che l’ultima polemica del signor Bastolla, già assessore, riguarda le retribuzioni dei dirigenti della società Ausino Spa -scrive Agrusta-. Stupisce che egli, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, metta a confronto due dati non comparabili. Invero, nel comparare il dato relativo alla retribuzione dei dirigenti dell’anno 2015, pari a 461.133,26 euro con quello dell’anno 2017, pari a 723.995,33 euro mette a confronto rispettivamente l’imponibile fiscale (retribuzione lorda al netto dei contributi a carico dei dirigenti e dell’azienda) con il costo lordo complessivamente sostenuto dall’azienda (retribuzione lorda comprensiva dei contributi a carico dell’azienda). Il signor Bastolla, se non fosse stato colto dalla foga di dover necessariamente polemizzare, avrebbe potuto cogliere ed apprezzare la maggiore trasparenza della società nell’indicare un dato ancor più analitico. Stupisce, inoltre, che il signor Bastolla -continua Agrusta- dottore in Giurisprudenza, possa davvero ignorare che la retribuzione dei dipendenti, ivi compresi quelli nel ruolo dirigenziale, di una società a partecipazione pubblica, quale Ausino Spa, è materia disciplinata dai contratti nazionali dei lavoratori di settore. Dunque, tenuto conto del profilo professionale e curriculare devo necessariamente escludere l’ignoranza di Bastolla e rubricare, con sincero dispiacere, la sua polemica come uno squallido e consapevole esercizio di disonestà intellettuale. Infine, con riferimento alla perdita di esercizio del bilancio 2016, come già più volte chiarito, dovuto ad una sopravvenienza passiva di carattere straordinario ascrivibile ad eventi non imputabili ai dirigenti, anteriori di anni all’insediamento del sottoscritto quale Presidente del consiglio di amministrazione e che, in ogni caso, non hanno inciso minimamente sull’equilibrio dei conti aziendali, Bastolla, se avesse voluto farlo, avrebbe trovato tutti i chiarimenti negli atti pubblicati sul sito aziendale ovvero nella relazione di gestione allegata al predetto bilancio. Qualora sulle suddette questioni dovesse avere ancora dubbi sarò ben lieto di riceverlo in ufficio ed offrirgli ogni ulteriore delucidazione», conclude il presidente della partecipata.