di Andrea Pellegrino
«Ernesto Sica si è pentito, ha ammesso le sue colpe e ha chiesto scusa. Il processo continua ma non è necessario che faccia altro Purgatorio». Stefano Caldoro chiude il caso Sica ed anche le polemiche che erano riaffiorate negli ultimi giorni in casa Forza Italia. L’ex governatore della Campania, protagonista del finto dossier che vide tra gli autori lo stesso Sica, con quest’ultima dichiarazione avrebbe sancito definitivamente la pace con il sindaco di Pontecagnano, tra le ultime new entries della campagna acquisiti del partito di Silvio Berlusconi. Dunque, nessun ostacolo politico sembra intralciare la scalata di Sica verso Roma. Il sindaco di Pontecagnano sarebbe intenzionato a giocarsi una candidatura per il Senato della Repubblica. Per ora esprime soddisfazione per la ritrovata pace con Stefano Caldoro: «Ho già ribadito più volte il mio pensiero sulla vicenda. Posso solo aggiungere che Stefano Caldoro, con le sue grandi qualità umane, si conferma un vero galantuomo d’altri tempi oltre a rappresentare una delle migliori intelligenze politiche del nostro Paese». Ma il caso Sica è solo uno dei tanti che mantiene alto il dibattito interno al coordinamento provinciale azzurro di Salerno. I nuovi ingressi, quasi tutti “autorizzati” da Roma o Napoli, non accontenterebbero gran parte dei dirigenti locali che avrebbero già opzionato un posto nelle liste per le politiche. La stessa possibile ipotesi di candidatura del Rettore dell’Unisa, Aurelio Tommasetti, è osteggiata dal coordinamento provinciale di Forza Italia. La rottura tra la linea Fasano (coordinatore provinciale) e quella Martusciello (eurodeputato) sarebbe ormai insanabile. Con il primo che vorrebbe gestire in persona nuovi ingressi, candidature e liste, ed il secondo che ormai da settimane delinea autonomamente lo scacchiere campano della nuova Forza Italia, con tanto di placet del Cavaliere. L’appuntamento di Ischia, che dovrebbe vedere anche la presenza di Silvio Berlusconi, delineerà la nuova strategia azzurra in Campania.