Stefania Rinaldi, Vice Presidente con delega all’internazionalizzazione fa il punto della situazione dopo la presentazione alla stampa primo appuntamento di Export in Action,
Salerno prima tappa del Roadshow europeo di Alibaba. Ciò significa che le aziende salernitane hanno un grande potenziale in termini di internazionalizzazione?
“Il 2022 è stato un anno da record per il Made in Italy. I dati si riferiscono ai primi nove mesi dell’anno paragonati allo stesso periodo dell’anno precedente e si registra un balzo 20% nel 2022, con un incasso in più per le imprese di 104 miliardi di euro. L’export italiano ha raggiunto un dato storico di 625 miliardi di euro (i 600miliardi non erano mai stati superati). Un successo storico in un anno in cui è capitato di tutto: crisi geopolitica, energia, boom dell’inflazione, l’export ha permesso la tenuta della nostra manifattura 2022. Le aziende Campane (dati regionali riferiti ai primi nove mesi dell’anno paragonati allo stesso periodo dell’anno precedente) hanno mantenuto il passo segnalando un aumento delle esportazioni di oltre il 24% in settori quali quello della farmaceutica, dei prodotti alimentari, del tessile(abbigliamento) settore moda, dell’alimentare dove una crescita di rilievo è stata registrata dalla MOZZARELLA DI BUFALA DOC proprio salernitano, del conserviero nell’agro-nocerino-sarnese. Altri settori in crescita l’aerospaziale e la farmaceutica, la moda e le calzature campane. Il punto di forza delle aziende salernitane, nella fattispecie, è dato dalla struttura del nostro tessuto produttivo, costituito per lo più da PMI che dimostrano un grado di resilienza che ci permette di affermare con forza l’italian life style nel mondo”.
Perché la digitalizzazione è determinante anche per l’export?
“La digitalizzazione è ad oggi centro di interesse a livello sia politico che economico, rappresentando infatti una delle principali risposte per la riqualificazione del Made in Italy e di conseguenza per la ripresa economica.
Negli ultimi anni a sostenere l’export delle imprese italiane ci ha pensato in primis il digitale che ha fatto emergere nuovi canali (siti di eCommerce, social commerce, ecc.) e piattaforme (market place, ecc.) che hanno influito sulla digital transformation anche delle imprese più tradizionali.
L’Italia è attualmente uno dei mercati più redditizi per l’e-commerce e da oggi fino al 2028 si prevede una crescita delle vendite on line di circa il 57% all’anno, uno dei principali motivi dalla base di questa crescita è il fatto che gli italiani stanno abbracciando i servizi on-line e digitali.Il digitale rappresenta una grossa opportunità per le piccole imprese in quanto permette dei ridurre le barriere all’entrata per la penetrazione dei mercati esteri”.
Lei ha sottolineato l’importanza dell’omnichannel. Ci spiega cos’è e perché?
“Secondo quanto si evince da uno studio riportato dalla Harvard Business School nel 2022, c’è una tendenza oltre che un’opportunità strategica per le Pmi verso l’omnichannel. Infatti, nel 2022 si è passati a un numero di canali di vendita utilizzati dalle aziende pari a 10 (il doppio rispetto al 2016) a dimostrazione di come la tendenza omnichannel stia crescendo velocemente, andando sempre di più verso un’integrazione dei modelli di vendita. L’omnichannel in aggiunta ai canali BtoB e BtoC punta ad offrire ai propri clienti o a quelli potenziali la possibilità di utilizzare una moltitudine di canali per garantire un’esperienza integrata e soddisfacente e in questo ambito la digitalizzazione è un’alternativa di contatto che per le PMI è necessario esplorare!”
Cosa altro ha messo in campo Confindustria Salerno in materia di internazionalizzazione?
“Confindustria Salerno da anni investe in un programma d’azione che punta alla FORMAZIONE SPECIALISTICA IN MATERIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E INIZIATIVE DI PROMOZIONE SU E VERSO MERCATI ESTERI, sostenendo le strategie e le politiche di posizionamento delle imprese del territorio, grazie alla collaborazione costante con soggetti istituzionali ed enti preposti o attivi in materia di internazionalizzazione, quali l’ICE Agenzia UnionCamere… Camera di Commercio e Promos”.
Al di là delle ottime performance in tema di export, più in generale, qual è lo stato di salute delle imprese salernitane?
“Come già detto più sopra nonostante la crisi geopolitica, l’aumento del costo delle materie prime, le imprese salernitane sono riuscite a mantenere buone performance, riuscendo a traslare sull’estero l’impennata dei prezzi. La resilienza dimostrata dalle aziende salernitane è legata alla capacità che hanno dimostrato di introdurre cambiamenti in ambito organizzativo e di investire in diversi aspetti della trasformazione digitale. La presenza stabile sui mercati internazionali, e la maturità digitale delle imprese, si sono rilevati per le imprese salernitane importanti fattori di resilienza nell’affrontare lo shock della crisi sia a livello nazionale che locale.
Confindustria Salerno è a disposizione per un contino supporto formativo e per garantire la soddisfazione ed ottemperare alle richieste dei propri associati.