di Andrea Pellegrino
«L’assessore alla sanità c’è già sono io». Vincenzo De Luca taglia corto ad inizio seduta consiliare monotematica sulla sanità e risponde all’inizio del suo intervento al consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Valeria Ciarambino che chiedeva la nomina di un assessore alla sanità. De Luca ha fatto un excursus sull’operato della giunta regionale della Campania in tema di sanità, partendo da un attacco all’amministrazione Caldoro che lo ha preceduto: «E’ stato un anno orribile. Sono stati persi 50 milioni – ha esordito – per responsabilità di chi ci ha preceduto perché il riparto 2015 andava presentato entro aprile 2015 e non è stato fatto. La corte dei conti ci ha poi addebitato prestazioni non dovute per i primari e ci ha presentato un disavanzo di 2 miliardi sul consuntivo 2013″. “Noi siamo al lavoro – ha detto De Luca – da settembre del 2015 e il commissario di governo per la sanità e il vice insediati a gennaio, quindi il lavoro nel merito è cominciato allora. Quindi quanto rilevato in questa seduta è il riassunto di quanto fatto da chi c’era prima. Ma ci sono segnali importanti e incoraggianti verso l’obiettivo di uscire dal commissariamento entro il 2017. La Lorenzin dice che vogliamo fare i miracoli? Noi facciamo il nostro dovere: per essere credibili dobbiamo tenere l’equilibrio strutturale del bilancio, e questo è uno dei dati positivi che rilevo dalla passata amministrazione, ma l’equilibrio di bilancio è stato acquisito a prezzo di una manovra lacrime e sangue: perdita di 14.000 unità lavorative nella sanità campana e nella chiusura di alcuni reparti. L’equilibrio di bilancio è tutto qui. Poi abbiamo avuto un miglioramento nella griglia dei Lea che ci ha portato nel 2014 a 139 punti rispetto al minimo di 169 che serve per chiedere fuoriuscita da piano di rientro. Ora stressiamo i direttori generali per uno sforzo in questi sei mesi, perché fino a dicembre dobbiamo avanzare sui Lea. Avranno il nostro fiato sul collo. Non so dove arriviamo ma abbiamo impostato lavoro in maniera seria. Nel passato tutti, al di là dei colori di partito, abbiamo ceduto alla logica della politica politicante stavolta forse per la prima volta abbiamo fatto scelte sui meriti dei manager». Ed a proposito dei direttori generali, De Luca rincara: «Credo che completeremo le nomine in sanità entro questa settimana. Di questo ho parlato con il ministro Lorenzin perche’ e’ in discussione una nuova norma sui manager. Spero che non sia come il nuovo codice degli appalti. Senno’ ci tagliamo le vene». De Luca, in pratica difende la legge regionale sulle nomine dei manager del comparto sanitario dall’attacco delle opposizioni che intravedono una possibile impugnativa dopo l’approvazione della legge Madia. «In passato – afferma l’ex sindaco di Salerno – abbiamo sempre ceduto alla logica della politica politicante, per la prima volta abbiamo fatto scelte di merito sulla qualita’ professionale dei manager. Il meccanismo precedente era meraviglioso – scherza-, ci avremmo messo tre anni per fare le nomine. E’ una esperienza passata, degna di un Paese tenacemente ipocrita come l’Italia. Invece stiamo dando prova di efficienza, responsabilita’ e trasparenza». Ma da Stefano Caldoro non manca l’attacco: «Un annus horribilis per la sanità. Le liste di attesa che aumentano, il caso barelle, i medici imbavagliati, la perdita di risorse». «Il programma che ha fatto vincere alla maggioranza le elezioni – ha detto Caldoro, capo dell’opposizione in Consiglio – era condivisibile ma non è stato realizzato nulla. Avevate immaginato il concorso per i manager ed avete fatto il contrario. Nulla su tutto il resto». Nel suo Intervento Caldoro ha ricordato le performance raggiunte dalla precedente amministrazione: «Con noi dal deficit all’avanzo di cassa, con noi l’aumento dei Lea. Grazie alla Campania si può avviare la battaglia per la ripartizione del fondo sanitario. Abbiamo determinato le condizioni per uscire dal commissariamento». Contro il commissario Polimeni si schiera il capogruppo regionale di Forza Italia Armando Cesaro: «La politica degli annunci deve finire, dobbiamo passare ai fatti. mi trovo d’accordo con De Luca che ha sollevato molte perplessita’ sul commissario. Il piano ospedaliero va fatto da chi vive il territorio e non da un toscano».