Sparatoria Capaccio: muore il secondo ferito - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Diventa una strage la sparatoria avvenuta il 14 luglio scorso, nella notte, a Capaccio Paestum davanti all’Hotel Ariston. Nel pomeriggio di ieri è spirato anche Vincenzo Spera. L’uomo, motociclista audioleso come l’amico Cro’, era ricoverato all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia in seguito all’episodio nel quale era stato raggiunto da ben due colpi di pistola. Spera era originario di Marsala, in provincia di Trapani, ed era a Capaccio Paestum per prendere parte al Festival Internazionale del Sordo. Il siciliano di 58 anni era stato colpito all’addome e al braccio destro. D’urgenza è stato operato al nosocomio battipagliese al fegato, all’intestino, organi colpiti, e al gomito che era stato fratturato dal proiettile. I feriti in tutto sono sati tre e al momento è sopravvissuto un 53enne emiliano, anch’egli operato e ricoverato al “Maria Santissima dell’Addolorata” di Eboli. Straziante il post della moglie del defunto, Caterina, che con parole carice di tristezza ha voluto salutare il marito. La donna ha sperato fino all’ultimo che l’uomo si salvasse ma le sue condizioni di salute si sono evidentemente complicate nelle ultime ore. «La vita a volte è imprevedibile, ingiusta – ha scritto – la tua scomparsa mi ha lasciato un vuoto. Sarà strano non averti qui, accanto a me. Hai lottato con audacia fino all’ultimo. Il tuo sorriso sarà impresso nel mio cuore. Mi manchi e mi mancherai ogni giorno della mia vita. Sei andato via assieme ad Ettore, sarete compagni di vita anche su, in cielo. Ti amo e ti amerò per sempre».

Gli sparatori

All’indomani del fatto, dopo ventiquattro ore, si sono costituiti a Scafati i fratelli Gaetano e Raffaele Ciccarelli, confessando di aver sparato. Allora, però, c’erano solo tre feriti e non due vittime come invece adesso. Alle accuse già in essere di tentato omicidio, prima era plurimo, e porto abusivo di arma da fuoco, si aggiunge adesso quella di duplice omicidio. Sui corpi dei motociclisti non udenti è stata disposta l’autopsia. Si cerca anche l’arma del delitto, la pistola che quella notte di luglio ha esploso i colpi fatali. Erano ben tredici. Gaetano Ciccarelli è ai domiciliari, mentre Raffaele è stato tradotto nel carcere di Fuorni a Salerno perché ritenuto come colui che materialmente ha sparato e dunque causato la morte dei due centauri.

I funerali

Lunedì, alle ore 10.00, presso la chiesa di Santa Maria Apparente nel centro di Napoli si terranno le esequie di Ettore Cro’. Per quelle di Vincenzo Spera si dovranno attendere le decisioni dell’autorità giudiziaria che dovrebbe dissequestrare la salma dopo l’esame autoptico.

Il precedente

Uno dei due sparatori, Gaetano Ciccarelli, è coinvolto in un altro caso di omicidio. È a processo con la moglie a Vibo Valentia per la morte di Annamaria Sorrentino, anch’ella non udente. In quel caso, l’accusa è di omicidio preterintenzionale. La giovane 25enne era morta dopo una caduta dal balcone nella località calabra