SALERNO – E si ricomincia. Per il terzo anno consecutivo la Salernitana è ai nastri di partenza della serie B, evento che non capitava dal lontano 2004/2005, stagione al termine della quale la società di Aliberti fallì. Dopo una salvezza strappata con i denti ed una qualificazione ai play off soltanto sfiorata, i granata sperano di proseguire nel loro percorso di crescita. Non ingannino le parole di Lotito, Mezzaroma, oltre che dei calciatori e, ultimo in ordine di tempo, di Alberto Bollini. L’obiettivo salvezza è sbandierato urbi et orbi soltanto per evitare quanto accaduto dodici mesi or sono, quando la società dichiarò di voler puntare ai play off salvo poi dover fare i conti con la crisi di risultati innescata dalla gestione Sannino. Meglio mettere le mani avanti ora, soprattutto al cospetto di una piazza come Salerno che, al primo intoppo, non ti perdona niente, per poi trovarsi a dire “ve l’avevamo detto” nel caso le cose dovessero girare per il verso giusto. Giudice ultimo ed inappellabile sarà il terreno di gioco, a cominciare da questa sera. Venezia, come per gli innamorati di tutto il mondo, richiama alla mente dei tifosi granata ricordi e pensieri agrodolci. “La capolista se ne va”, cantata da Balli e compagni nel viaggio di ritorno dal “Penzo” riecheggia ancora nelle orecchie di chi, quell’indimenticabile torneo di vent’anni fa, lo visse in prima persona. Ma dal vecchio impianto lagunare i colori granata sono spesso usciti sconfitti. Ed allora occhio agli arancioneroverdi di Super Pippo Inzaghi, altra bestia nera -da calciatore- della Salernitana. Con le maglie del Piacenza e della Juve trafisse più volte la porta granata ma va ricordato anche che le prime reti in maglia azzurra le siglò proprio all’Arechi (Italia-Spagna 2-2 il 18 novembre 1998). La sua compagine non ha grosse individualità, fatta eccezione per il giovane Vitale e l’ex Falzerano, ma può vantare due caratteristiche importanti quali la compattezza del collettivo e il grande entusiasmo per l’esordio in B dopo tanti anni. Di contro la Salernitana proverà a far valere gli automatismi testati nel girone di ritorno del passato torneo ed oliati in questo precampionato. Bollini si affiderà ancora a Rosina e Sprocati per supportare Bocalon, ex di turno, veneziano e tifosissimo dei lagunari. Dopo Alessandria e Carpi, Bocagol conta di far valere ancora una volta la legge dell’ex. A centrocampo ci sarà lo schermo tutto muscoli formato da Minala, Odjer e Ricci (partiranno dalla panchina dunque Della Rocca e Zito), mentre in difesa il ripescato Schiavi dovrebbe spuntarla su Tuia. Esordio tra i pali per Radunovic. Tra le seconde linee ci saranno gli ultimi arrivati Gatto e Rossi, non Asmah e Signorelli lasciati a Salerno, oltre ai partenti Kadi e Roberto.
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