Di Erika Noschese
L’emergenza rifiuti in pro- vincia di Salerno continua a tener banco. A lanciare l’en- nesimo allarme è il gruppo di attivisti di Nocera in Mo- vimento che contesta all’am- ministrazione comunale la volontà di fare di Nocera In- feriore il comune “capofila” nella gestione dei rifiuti nell’ambito del Sub-Ambito. Nocera, inizialmente, si era infatti proposta di ospitare un sito di compostaggio per uscire fuori dall’esigenza di mandare fuori area geografica la frazione organica che rappresenta circa il 30% del totale dei rifiuti prodotti dalla popolazione. Tra le perplessità sollevate dagli attivisti il sub ambito non ancora realizzato che non permetterebbe, di conse- guenza, di determinare le di- mensioni, la capacità e quindi il collocamento di un impianto funzionale alle esi- genze: «e già questo lascia supporre che si voglia ritornare all’idea paventata due anni fa di un impianto comprensoriale», hanno spie- gato gli attivisti sottolineando che un im- pianto di una certa dimen- sione, avrà bisogno di indi- viduare un’area che sia lon- tana dai centri abitati e non arrechi danni e/o problemi, di qualsiasi tipo, ai Cittadini. Nocera in Movimento chiede, inoltre, di pubblicare i documenti del tipo di im- pianto di compostaggio, dell’area necessaria per il suo collocamento ed ogni altro dettaglio, cose che do- vranno essere presentate, a prescindere, per l’eventuale approvazione della costru- zione. Secondo gli attivisti, inoltre, si dovranno consi- derare ed evitare le aree sog- gette a pericoli di esondazione, oltre ad una mappatura certosina dei pozzi ad uso idropotabile ed irriguo nelle zone contigue. «Queste sono solo alcune delle riflessioni che ci poniamo a cui si dovranno de- dicare progettisti e speciali- sti, ai quali chiediamo fin d’ora di non tralasciare alcun elemento che poi possa dare corso ad opposizioni e ricorsi sociali – hanno aggiunto ancora – Ri- tornando invece sull’aspetto politico, che è comunque prioritario nella gestione si- stemica dei rifiuti, riteniamo che allo spazzamento, alla raccolta e al trattamento, sicuramente occorre dare ve- locemente una maggiore funzionalità, considerata l’inerzia più che decennale e soprattutto le ridotte capa- cità di smaltimento che si prospettano per una manu- tenzione dell’impiantistica della regione Campania, oramai nota da un anno, ma non bisogna fare come i gatti che per correre». Per Nocera in Movimento oc- correrebbe scegliere degli impianti ecosostenibili e di prossimità, per questo au- spichiamo sub ambiti non troppo ampi. «Se dobbiamo ancora una volta “gestire emergenze”, se si vuole occupare politicamente delle particelle di territorio o, peggio ancora, fare business per pochi, è meglio non iniziare neanche», hanno dichiarato.