di Antonio Iovino
Promuovere l’utilizzo dei sacchetti biodegradabili a discapito di quelli di plastica, da tempo illegali: questo l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione e informazione per una spesa consapevole denominata “Io sono Legale”, promossa da Legambiente e Re.Ma.Plast (azienda produttrice di shopper compostabili e biodegradabili) e con la collaborazione di Novamont. A commercianti e cittadini sono stati distribuiti sacchetti biodegradabili, gli unici legali. «L’Italia, dal 2006, ha adottato una legge che vieta l’utilizzo degli shopper in plastica a favore di quelli biodegradabili e compostabili. È stato il primo paese ad adottare questa legge ma il 50% circa delle buste che vengono usate nei mercati o negli esercizi di prossimità, sono ancora quelle in plastica. La campagna si chiama “Io sono Legale” proprio perché il sacchetto compostabile e degradabile, è quello prescritto dalla legge», ha dichiarato Alfredo Napoli di Legambiente Campania . Shopper di plastica solamente all’apparenza innocui ma che, come detto, sono illegali e altamente dannosi per economia ed ambiente. All’apparenza le due tipologie di shopper sembrano difficili da distinguere ma, come afferma Alfredo Napoli, il cliente può riconoscere il sacchetto biodegradabile dai marchi presenti su di esso e dalla qualità rilevabile al tatto per poi pretendere che, per trasportare la propria spesa, vengano utilizzati solamente i suddetti. «Se la busta di plastica – dice Napoli – non viene smaltita in maniera corretta, quindi buttandola nell’organico o abbandonandola in giro, sulle spiagge e nei mari, il danno è incalcolabile. Quando si vanno a dissolvere si creano quelle famose microplastiche che vengono ritrovate dappertutto, anche nel ciclo alimentare». La campagna regionale che negli scorsi mesi ha visto, inoltre, l’attivazione di percorsi didattici con il coinvolgimento di oltre 500 studenti delle scuole campane, interessa altresì il Veneto e, nelle prossime mattinate, toccherà anche mercati di Napoli, Benevento ed Avellino, cosicché possano essere distribuite più shopper biodegradabili possibili e si possa insegnare, a tutti i cittadini, a distinguere una busta legale da una dannosa e fuori legge.