di Brigida Vicinanza
Uno sfratto esecutivo per l’ufficio postale di Materno. Ad annuciarlo il consigliere Antonio Carbonaro, in un post sul suo profilo Facebook. Il consigliere di maggioranza da sempre in prima linea per i cittadini, anche se silenziosamente, si è infatti recato ieri mattina alla Direzione di Poste Italiane. Come annuncia lo stesso consigliere: “Ho saputo che il motivo principale della chiusura della filiale dell’ufficio postale di Matierno è uno sfratto esecutivo. Mi sono subito attivato riferendo il tutto al sindaco e a tutti i componenti della maggioranza e anche a quelli della opposizione. Dopo il Consiglio Comunale di domani (oggi per chi legge) mi recherò dal sindaco per intraprendere tutte le azioni affinché non avvenga la chiusura dell’ufficio”. Intanto proprio dal consiglio comunale di oggi, partirà la petizione da parte dei cittadini, che consegneranno personalmente al sindaco e all’amministrazione tutta: “Al consiglio Comunale, ai parlamentari nazionali e regionali ed al Prefetto chiediamo di rappresentare nelle aule parlamentari cittadine ai Governi dello Stato e della Regione la volontà dei cittadini delle Frazioni di Salerno Matierno-Cappelle-Pastorano (con intensità abitativa oltre i 7 mila persone e con grande difficoltà di collocamento con mezzi pubblici con le altre realtà postale in cui si dovrebbero recarsi ) ,di mantenere l’apertura dell’Ufficio Postale, ed intraprendere ogni utile iniziativa per non far sospendere tale servizio”. Scrivono nella lettera, che continua: Occorre ricordare a tale proposito, che se l’ufficio postale dovesse chiudere con questo sparirà un altro servizio alla popolazione che già vivono la condizione di periferia, cosi smantellando la funzione sociale che la filiale Poste Italiana ha per le zone, e si aggiungono i disagi sociali per gli anziani e chi è affetto da handicap”. Per questo motivo infatti, la cittadinanza delle Frazioni si riunirà giovedì in assemblea e venerdì avvierà la raccolta firme. Poi i residenti concludono: “La speranza è che la società Poste Italiane, alla luce di tale testimonianza, riveda la sua decisione ed effettui una valutazione non solo di carattere economico, ma anche e soprattutto sociale, tenendo in considerazione tutti gli aspetti legati alle conseguenze negative che tale scelta quotidianamente porterebbe alla popolazione delle Frazioni in questione”.