Servalli: mi candido alle Regionali. Bordate a Sessa - Le Cronache Attualità
Cava dè Tirreni Attualità

Servalli: mi candido alle Regionali. Bordate a Sessa

Servalli: mi candido alle Regionali. Bordate a Sessa

di Mario Rinaldi

 

 

L’assenza del sindaco di Cava dè Tirreni Vincenzo Servalli all’assemblea del Sad Cava – Valle dell’Irno, tenutasi alla vigilia di ferragosto, ha fatto abbastanza rumore. Ed ecco che il primo cittadino ha voluto esprimere un chiarimento, andando anche oltre, esponendo la situazione a Cava e anche la sua posizione in riferimento al terzo mandato e alle elezioni regionali, ormai imminenti.

Sindaco Servalli sulla vicenda del Sub Ambito Cava -Valle dell’Irno, per la gestione del ciclo dei rifiuti è in atto un aspro confronto con altri suoi colleghi. Peraltro sono intervenute anche le Organizzazioni sindacali. Cosa è successo?

“Il nostro Sad paga lo scotto di una notevole disomogeneità del territorio. Lo avevamo rappresentato all’epoca all’Ente D’Ambito, presentando una proposta diversa ma non si è dato ascolto a modesti sindaci di provincia. Nel merito della questione esistono nel territorio del SAD tre esperienze di società interamente pubbliche (Cava, Fisciano e Pellezzano) da cui si dovrebbe partire per costruire un modello virtuoso. Anche il presidente del SAD, l’amico essa era su questa posizione. Poi ha cambiato idea. La mia non è una scelta ideologica, il privato è fondamentale in molti contesti, ma una posizione pragmatica frutto di esperienze concrete come quelle di SeTa spa e poi Metellia. E poi è necessario dare garanzie ai lavoratori. Staremo a vedere ma purtroppo siamo partiti male”.

La situazione politica a Cava è sempre in fibrillazione. Si stenta a trovare un equilibrio stabile in maggioranza mentre l’opposizione è incalzante. Riuscirete a concludere il mandato?

“E’ vero viviamo in costante fibrillazione politica. Prevalgono spesso sterili personalismi ed a volte una spasmodica voglia di visibilità. Per fortuna l’instabilità politica non ha inciso sui risultati amministrativi che sono straordinari. Mi limito a ricordare i due ultimi Parchi Urbani inaugurati a San Pietro e Santa Lucia e l’apertura del nuovo centro di diabetologia nel cuore della città. Alla ripresa completeremo il lavoro sull’Asse Centrale ed inaugureremo un grande intervento di riqualificazione urbana a Pregiato. In attesa che si completi Piazza San Francesco. Cava de’ Tirreni, come ci ha detto il Presidente De Luca è una delle prime città della Campania in termini di realizzazione concreta di interventi finanziati dalla Regione e questo è un grande riconoscimento per noi ed ho ringraziato sempre il Presidente per la sua attenzione alla comunità. E poi una cosa di cui sono molto orgoglioso, la realizzazione di un Dopo di Noi in una struttura del comune e con la co-progettazione dello stesso. Una testimonianza di attenzione e civiltà. Ambiente Innovazione, cultura, inclusione, commercio di qualità, in uno alla nostra splendida Movida, sono gli assi portanti di una città senza eguali. L’opposizione di centrodx si sente con il vento in poppa convinti nello scenario complessivo di aver già vinto le prossime amministrative. Mi sembra corretto che una opposizione lavori per proporsi come alternativa. Meno convincente la stasi dell’attuale maggioranza che non ha ancora avviato un confronto serio e costruttivo sul prossimo sindaco”.

A proposito di De Luca. Lei pensa che alla fine il terzo mandato ci sarà?

“Premetto che sono contrario ai limiti di mandato per Governatori e Sindaci. I cittadini se non sono soddisfatti ti cambiano senza problemi. È un limite fuori dalla Costituzione a mio avviso. Detto questo, il Presidente De Luca non ha bisogno di consigli e farà le scelte giuste per provare a rivincere le elezioni partendo dall’analisi dell’attuale contesto nazionale e regionale con un centrodx in grado proporre candidature con personalità di grande rilievo. Se proprio dovessi dare un suggerimento, proporrei di mettere in campo i sindaci del territorio. È la grande lezione delle europee dove la differenza l’hanno fatta De Caro, Nardella, Gori ecc.ecc i soliti grandi raccoglitori di consenso potrebbero non bastare. Il campo va aperto”.

A questo punto non posso non farle la domanda. Lei termina il secondo mandato e non potrà ricandidarsi al comune. Si candiderà alla Regione?

“Mi sembra il naturale epilogo di una esperienza straordinaria ed estremamente complessa come quella di fare il sindaco per 10 anni. Certo ci sono gli uscenti, tutti molto bravi e presenti, che sono già, giustamente, in campagna elettorale da tempo rispetto ai quali è difficile confrontarsi. Ma i tempi sono diversi e non vedo corse alle candidature. Tuttavia penso che si possa partecipare anche per dare una mano specie se sarà in campo un progetto riformista ed ambientalista che parta dalle esigenze dei più deboli. Sanità, Scuola, Rifiuti, utilizzo dei Fondi Europei, sono temi che De Luca ha affrontato con la sua determinazione ma che saranno ancora protagonisti nella futura agenda politica soprattutto adesso che sullo sfondo ci sono le rilevanti questioni legate al progetto di Autonomia differenziata che va respinto in tutti i modi”. Dunque, un Servalli che ha anticipato la sua discesa in campo alle prossime regionali, con la prospettiva di una elezione che lo vedrebbe impegnato su più fronti.