di Erika Noschese
Sono 40 i dipendenti di Salerno Pulita attualmente a rischio. Ad oggi, infatti, non è ancora stato rinnovato l’appalto per i lavoratori della società impegnati nel settore pulizie presso gli uffici giudiziari che scadrà il prossimo 31 dicembre. Ad occuparsi della vicenda la Funzione Pubblica Cgil di Salerno che, ieri mattina, presso la sede della società guidata da Nicola Sardone recentemente nominato amministratore delegato, ha tenuto un assemblea sindacale con il segretario generale Antonio Capezzuto. All’ordine del giorno proprio il mancato rinnovo dell’appalto presso gli Uffici Giudiziari, che ad oggi rischia di mettere in difficoltà circa 40 unità del settore. La Funzione Pubblica Cgil unitamente ai lavoratori tutti, in mancanza ad oggi di una soluzione definitiva che vada a salvaguardare le maestranze interessate, si appella a gran voce all’intervento autorevole dell’Amministrazione Comunale e dell’Amministratore Unico Nicola Sardone. «Ormai i tempi sono ristretti, il 31 dicembre è praticamente alle porte. E’ arrivato il momento di dare delle risposte. Nessuna altra opzione potrà essere accolta, se non quella di ricollocare i lavoratori all’interno della Società, essendone dipendenti da oltre 10 anni in soluzione di continuità contrattuale e reddituale», ha dichiarato Antonio Capezzuto segretario generale della Fp Cgil di Salerno. A termine dell’assemblea sindacale, è stato inviato un documento unitario delle sigle sindacali per richiedere un incontro a strettissimo giro con il Comune di Salerno e la Salerno Pulita. In assenza di risposte, entro la prossima settimana, verranno messe in campo tutte le azioni e mobilitazioni volte a tutelare gli attuali livelli occupazionali a rischio. Già nei giorni scorsi, la società aveva messo le cose in chiaro puntando il dito contro i sindacati e smentendo, di fatto, tutte le responsabilità in merito al mancato rinnovo della convenzione in quanto non spetterebbe più al Comune il rinnovo della convenzione. L’affidamento del servizio – che vede in pericolo 42 lavoratori – sarebbe direttamente sotto la responsabilità del Ministero di Grazia e Giustizia che a breve dovrebbe indire un bando di gara per procedere all’affidamento dei servizi relativi alla pulizia e guardiania degli uffici giudiziari. Ma ad oggi nulla sembra essere certo e il destino dei lavoratori è sempre più incerto.