Di Adriano Falanga
“Superando propaganda e polemiche strumentali, abbiamo proposto all’amministrazione comunale di Scafati di tagliare alcune voci del bilancio inerenti ai costi della politica, e di destinarle verso progetti di contrasto alla povertà”. Arriva così sul tavolo di Pasquale Aliberti anche la proposta congiunta dei movimenti di centrosinistra Primavera Non Bussa, Act, Giovani Democratici e Scafati Arancione. Nel dettaglio si chiede: ridurre del 20% le spese per le indennità del Sindaco, ridurre del 40% le spese per i gettoni di presenza delle Commissioni consiliari, ridurre la voce di spesa per lo Staff del Sindaco, ridurre la voce di spesa in bilancio per la “Comunicazione” del 50%, invitare le partecipate del Comune – A.C.S.E.e Scafati Sviluppo – a farsi promotrici di analoghi risparmi presso i propri Consigli di Amministrazione.
“Dalla predetta operazione di risparmio possono ricavarsi non meno di € 100 mila euro – spiegano i portavoce Michele Grimaldi, Raffaella Casciello, Gaetano Savino e Francesco Carotenuto – somma che può essere messa in bilancio sotto la nuova voce: “Lotta alle nove forme povertà” finanziare progetti volti non tanto alla vecchia forma di assistenza come quella del “pacco”, bensì a nuove modalità che includano anche forme di responsabilizzazione nei confronti dei soggetti aiutati. Si cita, a titolo di esempio, il progetto della“Casa di Francesco” portato avanti dal M.A.S.C.I. di Scafati con passione e con autofinanziamenti”.