Di Adriano Falanga
Contro Michele Raviotta (in foto) anche Scafati In Movimento. “Le elezioni sembrano essere sempre più vicine e la politica affila le spade per colpire ancora una volta il cuore i cittadini scafatesi prendendoli in giro – così in una nota gli attivisti – oggi sui giornali ci ritroviamo il consigliere Raviotta che riprende i suoi discorsi astratti in difesa e per la riapertura dell’ospedale. Dopo aver dichiarato che si sarebbe incatenato alla Regione, dopo aver usato il Cotucit per abbindolare i cittadini fingendosi al loro fianco, dopo esser passato pienamente alla corte del sindaco Aliberti, le sue dichiarazioni ci sembrano la solita boutade da campagna elettorale”. Non usano mezze misure i pentastellati: “Ora annuncia di dimettersi nel caso in cui non verrà ricevuto dal presidente De Luca per la questione dell’apertura del nosocomio quando in passato si dichiarava “uomo di de Luca” e nel frattempo ora pensa alla sua poltrona e ai suoi giochetti politici. Rigettiamo completamente questa politica dei due forni del consigliere Raviotta che continua a rimanere con il piede in due scarpe avendo già tradito i suoi elettori che lo hanno eletto nelle fila dell’opposizione e che ora lo vedono lustrare sommessamente le scarpe del sindaco”.
Chiedono chiarezza sulle posizioni politiche dell’esponente civico i militanti di Scafati in Movimento. “Come mai non imputa al sindaco le sue responsabilità su questa vicenda dopo le innumerevoli promesse di apertura annunciate in campagna elettorale? Consigliamo dunque al consigliere Raviotta di dimettersi al più presto insieme al sindaco Aliberti visto che hanno fallito miseramente e continuano a speculare sulla salute dei cittadini scafatesi che aspettano delle risposte concrete e non fumo negli occhi – infine l’invito – a chiarire una volta per tutte la sua posizione senza finte minacce di dimissioni. Il m5s una volta che sarà entrato nella istituzione comunale contrasterà come già sta facendo da opposizione extraconsiliare tutto questo modo scellerato di fare politica per ridare dignità finalmente al popolo scafatese”.
