Dal fenomeno scarichi abusivi e inquinanti non potevano non capitarci anche via San Marzano e Via Lo Porto. In questo periodo a Scafati ogni tratto di strada che ha un canale adiacente subisce il classico cambio di colore del periodo della lavorazione conserviera dei pomodori, tradizione locale. Via nuova San Marzano e via Lo Porto sono situate alla periferia di Scafati ma gli scarichi rossi e nauseanti in pochi minuti attraverso i canali giungono al centro con tutto il loro inquinamento. Diverse le fabbriche che esistono da anni e che danno il lavoro a centinaia di persone ma tra qualcuna di esse evidentemente c’è chi decide di guadagnare di più andando contro legge e bypassando ogni depurazione delle acque di scarico. Complice della situazione è il sistema politico giudiziario che in tanti anni non ha mai pienamente assolto al suo impegno di tutela della salute del cittadino, di giusto indirizzo di uomini e risore.
A far da spalla a questo connubio di silenzio/assenso delle istituzioni è stato il cittadino che vuoi per disinteresse, vuoi per sottovalutazione del problema non si è mai fatto carico del problema. Il livello delle acque aumenta nei canali di scolo che si dipingono di rosso e la maggiore portata d’acqua non può non essere attribuita alle industrie conserviere della zona, visto che non piove da tanto e di solito il livello non sfiora quasi mai anche d’inverno la sede stradale. Una città intera nella morsa di una puzza che nei soggetti a rischio può provocare nausea, vertigini, e problemi respiratori. Nei giorni scorsi dall’ufficio Ambiente la richiesta alla Procura di intensificare i controlli.
Gennaro Avagnano