Scafati. Rimpasto di giunta, i primi scenari. E sull'Acse... - Le Cronache
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Scafati. Rimpasto di giunta, i primi scenari. E sull’Acse…

Scafati. Rimpasto di giunta, i primi scenari. E sull’Acse…

Di Adriano Falanga

Primo giro di consultazioni terminato, comincia a delinearsi un primo scenario possibile per la nuova giunta. A Pasquale Aliberti sono arrivate diverse richieste per un posto nell’esecutivo. Alfonso Carotenuto sponsorizza Antonio Mariniello (attualmente presidente del cda della Scafati Sviluppo) e Mimmo Casciello se stesso.  Secondo il “Cencelli” alibertiano, alla coppia Raviotta-Quartucci spetta un posto nell’esecutivo, affinché possano a pieno titolo entrare nella fase gestionale. L’ingresso di Raviotta in giunta aprirebbe le porte del consiglio comunale alla giovane avvocato Sabrina Vitiello, già a capo del Cotucit Giovani e già in organico allo staff dell’ufficio Più Europa nel 2015. La Vitiello potrebbe dividersi il mandato (o rinunciare a suo favore) con Carmine Sorrentino, braccio destro di Raviotta. Spunta anche l’ipotesi Annamaria Federico, moglie di Quartucci e prima non eletta in lista Adesso Scafati con Nicola Pesce. Quanto alla posizione di Casciello, lo scoglio rappresentato dal subentro di Giacinto Grandito pare essere superato. L’ex vicesindaco nel primo sindacato Aliberti avrebbe infatti “benedetto” l’ingresso del collega di lista in giunta, facendo sapere di non essere interessato ad entrare in consiglio comunale. Questo porterebbe in aula l’attuale amministratore delegato della Scafati Sviluppo Mario Ametrano, fedelissimo del primo cittadino. Uno scenario difficile per Aliberti, perché si ritroverebbe ad avere il vertice della Stu scoperto, mancante proprio degli uomini che più di altri hanno concretizzato una fetta del progetto Ex Copmes.

2-aliberti-casciello-300x336 C’è poi l’incognita “fedelissimi”, Brigida Marra, Teresa Formisano, Diego Del Regno e Carmela Berritto sono coloro che più degli altri si sono costantemente spesi a favore del sindaco, la Formisano è indagata per aver convocato il consiglio comunale del 27 novembre scorso, definito illegittimo dal Vice Prefetto Forlenza. I 4, supportati da Francesco Vitiello e Alfonso Pisacane, avrebbero chiesto la presidenza dell’Acse, oltre che sponsorizzare Formisano e lo stesso Casciello. Pasquale De Quattro è oramai in dirittura di arrivo per una poltrona nel cda del Consorzio Farmaceutico Interprovinciale, guidato da Andrea Inserra, ex vicepresidente del consiglio. De Quattro andrebbe a rilevare il posto di Filippo Accardi, ex assessore alla Pubblica Istruzione, lasciando il posto in Assise a Dalila Borriello, giovane alibertiana già in carico al Servizio Civile. Manovre che porterebbero persone più “affidabili” in consiglio comunale, soprattutto in considerazione del pareggio maggioranza opposizione in 12-12. Aliberti però tira dritto, ascolta tutti, ma come sempre accade, sarà lui a decidere. Perché poi ci sarebbe anche un’altra riflessione da fare: Non votare il Bilancio equivale a non dare fiducia al sindaco, ma chi tra i 12 consiglieri considerati “opposizione” sono disposti a votare poi una mozione di sfiducia, quella vera, al primo cittadino? Considerato che lo stesso non vota per se stesso, teoricamente ci sarebbero i numeri per consegnare davvero la città al voto. Ma Aliberti lo sa, in quei 12 non votanti il bilancio non c’è (non in tutti) volontà di tornare a casa. Ecco perché alla fine deciderà tutto lui. Come da copione.