Scafati. Quel post ad Agosto su Facebook: "A Settembre la Dia..." Scambio di accuse Nello Aliberti-Pasquale Coppola - Le Cronache
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Scafati. Quel post ad Agosto su Facebook: “A Settembre la Dia…” Scambio di accuse Nello Aliberti-Pasquale Coppola

Scafati. Quel post ad Agosto su Facebook: “A Settembre la Dia…” Scambio di accuse Nello Aliberti-Pasquale Coppola

Di Adriano Falanga

E’ ancora Nello Aliberti, e ancora su Facebook, a sollevare l’ennesimo polverone. Questa volta indirizzato al presidente del consiglio comunale Pasquale Coppola, che fino a pochi giorni fa aveva invitato a calare i toni dello scontro politico. Secondo quanto scrive il fratello del primo cittadino Pasquale Aliberti (entrambi indagati a vario titolo dall’Antimafia di Salerno) una delle tre signore firmatarie del ricorso al Tar contro la composizione dell’attuale Giunta, è la moglie di un ex collaboratore di Coppola. “Velleca, dipendente del presidente Coppola, marito della signora Ciardi, quella che ha fatto ricorso contro l’amministrazione per le quote rosa in giunta, assistita dall’avvocato Mario Santocchio”. Non solo, Nello Aliberti mette on line un fermo immagine del social network, dove il Velleca il giorno 8 agosto, sulla sua bacheca scriveva testuale: “ho amici nella Dia, a settembre non ce n’è per nessuno. La pagheranno” e lo faceva mentre lanciava accuse alla segretaria comunale Immacolata di Saia. Una previsione inquietante, che secondo l’autore è in realtà solo una coincidenza frutto di uno sfogo personale. “Sono molto spiaciuto, non conosco nessuno nella Dia. Ero molto arrabbiato” ha chiarito Velleca. “Il signor Velleca è un bravo ragazzo – aggiunge Nello Aliberti – chi lo gestisce non lo è”. Chiara l’allusione al presidente del consiglio comunale.

LA REPLICA DI PASQUALE COPPOLA

“Non posso che sorridere quanto noto che il problema dei fratelli Aliberti è il sottoscritto. Buon per loro”. L’ironia di Pasquale Coppola, rispondendo alle accuse, non tanto velate, mosse da Nello Aliberti sul suo presunto collaboratore Francesco Velleca, a suo dire “manovrato” dal presidente dell’assise. E non solo lui, ma anche la moglie, tra i firmatari dell’esposto al Tar sulle quote rosa, che si discuterà l’8 ottobre. “La signora Ciardi, che conosco in quanto mia elettrice, come altri 839 scafatesi, ha esercitato un suo diritto, quale chiedere il rispetto della legge – continua Coppola –  Avrebbe forse dovuto fare diversamente, magari venire da me e chiedere un incarico? Che altro dire, se i miei elettori sono questi, ben vengano ancora e ancora. Voglio anzi tranquillizzare tutti i miei elettori mandando loro un messaggio: non avete paura, l’avermi votato non vi mette in condizioni di non poter chiedere il rispetto dei vostri diritti” conclude Coppola.