Di Adriano Falanga
“Attenzione, c’è un’auto bianca con dentro tre cinesi che si aggira per Scafati. Rubano cani randagi ma anche a guinzaglio, sembra per scopi alimentari”. Non è chiaro se la notizia possa essere vera, o se siamo di fronte a una semplice bufala metropolita, una delle tante, spacciata per vera. In tempi di internet basta poco a divulgare un’informazione, e anche una semplice voce di quartiere diventa “fonte verificata”. Che la cucina cinese preveda nel suo menù cani e gatti è cosa nota, così come è chiaro anche che non è possibile farlo in Italia, vietato dalla legge. Non è la prima volta che una simile voce gira in rete, ma questa volta è molto insistente e sono numerosi gli allarmi lanciati attraverso social network. Si tratterebbe di una grossa auto bianca con dentro non meno di tre persone orientali, c’è anche chi spiega di esserne certa perché il furto del suo pechinese sia stato ripreso dalla videocamera di sorveglianza. Basta poco però che la presunta bufala acquisti credibilità, perché c’è chi poi aggiunge ai commenti: “ecco perché a Scafati non si vedono più in giro cani randagi” o anche chi osserva che: “volevo dire io che erano giorni di non aver più visto una colonia di gatti randagi che da tempo scorrazzava per la zona – e senza pensarci due volte azzarda – a pensarci bene, tutto ciò accade da quando a pochi metri ha aperto il nuovo discount cinese”. Ed è forse qui la chiave di tutto, i negozi cinesi. A Scafati, secondo i dati Istat (1 gennaio 2016) vive la prima comunità cinese della provincia di Salerno, ufficialmente sono 141 (70 maschi e 71 femmine), a seguire la città di Salerno con 113, terza Sarno con 67. Da comunisti ad abili ed esperti affaristi, i cinesi acquistano vecchi attività dismesse, di medio-grandi dimensioni per farne negozi di oggettistica, tutto rigorosamente made in China. Dall’elettronica alle cover per cellulari, agli elettrodomestici alla cartoleria. Aperti 24 ore su 24. Negli ultimi anni sono moltiplicate questo genere di attività, e questo, secondo gli internauti, confermerebbe la tesi dei cani e gatti “scomparsi”. In realtà non c’è nulla di ufficiale, anche se c’è chi giura di “averli visti”. E le zone sono molto variegate. Si parte da via Roma al corso Nazionale, passando per via Martiri D’Ungheria, San Pietro e Bagni, guarda caso tutte zone dove esiste un’attività commerciale cinese. A Scafati esiste il canile municipale e le numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio provvedono a dare loro un tetto, cure e molte volte una sterilizzazione. Questa dovrebbe essere la spiegazione più plausibile per motivare il calo del randagismo sul territorio. Tornando ai post in rete, il più simpatico è quello di Giulia, poco più che adolescente: “adesso mi spiego perché la mia Kelly, pincher di due anni, abbaia nervosamente quando incontra la coppia di cinesi che abita nel mio palazzo. E i cani non sbagliano mai”. Sarà pure, ma il pincher è una razza nana, c’è poca carne. Un pastore tedesco, ad esempio, avrebbe maggior ragione ad essere nervoso.