Di Adriano Falanga
A sette mesi dall’avviso di garanzia per corruzione, concussione, associazione a delinquere, voto di scambio politico mafioso, abuso d’ufficio, e dopo tre settimana dall’insediamento della commissione d’accesso, Pasquale Aliberti analizza con Cronache le ultime vicende politico, amministrative e giudiziarie.
Sindaco, nuove opere vengono inaugurate, ma le preesistenti sono carenti di manutenzione. Come mai il Comune non ha una propria struttura dedicata al verde e alle ordinarie manutenzioni delle infrastrutture? Non potrebbe strutturarsi l’Acse in questo? Il problema è innanzitutto economico a causa dei tagli subiti in questi anni sulla spesa corrente. I costi di gestione in house non sempre sono vantaggiosi, E’ il motivo per il quale tanti Comuni oggi provano ad esternalizzare i servizi avendo peraltro anche una difficoltà legata alle assunzioni di nuovo personale. Scafati sotto questo aspetto ha una notevole carenza di organico.
La Villa è seriamente in affanno, non è questione di pulizia dei viali, è evidente il forte stato di sofferenza della stessa. Perché non inserirla nel Piu Europa, per un serio progetto di recupero e riqualificazione? In passato abbiamo realizzato diversi lavori in Villa Comunale, sia per la vegetazione che per i viali. E’ nostra idea inserirla nella nuova programmazione del PIU EUROPA appena saranno definite le linee guida dalla Regione.
Le verifiche della commissione d’accesso rischiano davvero di rallentare il palazzo comunale? E’ chiaro che i dipendenti hanno dovuto e devono lavorare collaborando con la Commissione d’Accesso per la verifica degli atti amministrativi. Questo sottrae inevitabilmente tempo ma è giusto fare chiarezza rispetto ad un atto ispettivo.
Sindaco, le indagini della Dia, poi la commissione d’accesso. Crede davvero che sia tutto frutto di esposti dell’opposizione? Sono indagato per una serie di reati che fanno tremare le vene ogni qualvolta provo a nominarli. Non sono indagato per fatti specifici ma per dichiarazioni rese. Rese da chi? Questo si evince dall’avviso di garanzia di settembre scorso. Posso supporre chi abbia reso le dichiarazioni contro la mia persona e allo stesso tempo sono certo di non aver mai fatto accordi o trattato con i camorristi. Tragga lei le conclusioni…
Cosa pensa dei quattro anni di proroghe continue quanto alla sorveglianza immobili, e nonostante le mutate condizioni della convenzione di gara? Non potevano essere evitate? Non mi sono mai occupato di atti gestionali la cui responsabilità è in capo ai Dirigenti – spiega il primo cittadino, che poi svela un particolare interessante – Ho però visto che la gara per la sorveglianza è stata avviata per la durata di tre anni nel 2009, con la mia amministrazione e dopo tredici anni di proroghe. Peccato che nessuno in passato si sia accorto di questi tredici anni, nessuno, compreso quelli che oggi ci processano.
La sua opposizione chiede le dimissioni, la sua maggioranza stenta a compattarsi, qualcuno sembra aver preso le distanze. L’opposizione non ha argomenti da anni se non l’arma della denuncia e la speranza di spazzarmi via con ogni mezzo dalla scena politica. Per quanto riguarda la maggioranza, è giusto che decida in libertà il proprio percorso politico. Fino ad oggi ha dimostrato sempre la sua compattezza anche nelle diversità di vedute e pensieri.
Questione sicurezza, l’appello per il comando compagnia della locale Tenenza sembra essere caduto nel vuoto. Lei cosa chiede, ritiene Scafati una città sicura? Il tema della sicurezza è una problematica oggi internazionale. Scafati è nelle stesse condizioni. Sulla trasformazione della Tenenza in Compagnia paghiamo i tagli spaventosi che gli ultimi governi hanno messo in campo e che hanno prodotto un feroce ridimensionamento di tutti i corpi delle forze dell’ordine.