di Pina Ferro “Scafati torna ad essere invasa dai rifiuti. Cumuli di immondizia sui marciapiedi, strade non spazzate, micro discariche che si accumulano in ogni dove, anche e soprattutto fuori quelle attività commerciali che da questo subiscono un duplice danno. Con l’incedere della stagione estiva, poi, la situazione rischia di peggiorare, con l’aumento dei miasmi e del pericolo igienico sanitario. Già oggi insetti, blatte e zanzare invadono strade e case in ogni quartiere”. Ad alzare la voce è Michele Grimaldi, capogruppo democratici e progressisti di Scafati. Sotto acccusa, finiscce il primo cittadino e l’amministtraziione comunale. “E il sindaco che fa? Presenta in Consiglio comunale un atto di indirizzo per ripristinare il Consiglio di Amministrazione dell’Accse, e cioè per distribuire nuovi incarichi a spese dei cittadini. Dopo l’esternalizzazione dei tributi, una nuova inversione ad U rispetto a quanto deciso dalla Commissione straordinaria. Nel frattempo, il Sindaco propone anche di affidare alla controllata Acse nuovi servizi. Ma non chiarisce con quali mezzi, risorse ed operatori. Si pensa di continuare con il lavoro precario ed i sorteggi? All’Acse servirebbe invece un Piano industriale che ne segnasse la strategia di rilancio, un piano di assunzioni che sopperisca all’evidente carenza di organico, una strategia coordinata con l’Ente di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. E di repressione verso chi conferisce in maniera errata e illegale. Ma di tutto questo non c’è traccia, così come non c’è traccia del 50% dei tributi Tari che il Comune non riesce ad incassare. Questo perché si è volutamente smantellato l’ufficio tributi per favorirne la privatizzazione.E perché non si è voluta rimodulare la tassazione – così come noi avevamo proposto in Consiglio – a favore delle fasce deboli: facendo si che di fianco al necessario contrasto all’evasione da “furbizia”, si sarebbe invece potuto tendere una mano a quei cittadini in difficoltà che vorrebbero pagare ma non possono. E invece no. Si continua sulla strada delle privatizzazioni (dopo che in campagna elettorale avevano detto “Mai più una nuova Geset”) e sulla proliferazione degli incarichi da distribuire pur di placare gli appetiti insaziabili delle mille anime della maggioranza. Sarebbe tra l’altro il caso che prima o poi il sindaco, come in suo potere, e come previsto dallo Statuto, chiedesse all’Amministratore Unico dell’Acse di relazionare al Consiglio e dunque alla città su criticità, modalità di funzionamento e prospettive della società che guida. Non per altro – oltre che alle dovute spiegazioni su piano industriale, personale ed assunzioni, consulenze ed appalti sopra e sotto soglia – sarebbe curioso sapere che fine ha fatto il Progetto dell’Eco Baratto, annunciato con tanto di 6×3, e poi scomparso nella nebbia, come molti degli annunci di questa amministrazione. Oppure capire anche che fine ha fatto il piano parcheggi, che ha addirittura un consigliere comunale delegato, ma anch’esso, più volte annunciato, è poi più volte scomparso”.
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