Di Adriano Falanga
Rivendicano la “paternità” dell’operazione Pip gli attivisti di Scafati in Movimento, dopo le dichiarazioni del consigliere Pd Marco Cucurachi. “Se da un lato abbiamo palesato le “bugie” su questa vicenda del consigliere Casciello nei confronti della cittadinanza, non possiamo non sottolineare allo stesso tempo l’impreparazione e le negligenze del Pd che in questi giorni per bocca di un suo esponente, Marco Cucurachi, interviene su una questione che non hanno mai seriamente affrontato nelle sedi istituzionali preposte”. Puntano l’indice i pentastellati: “c’era bisogno che entrasse in regione una forza nuova e propositiva come il Movimento 5 Stelle per portare finalmente a galla la verità e le finte promesse su cui la vecchia politica ha giocato finora sulla pelle dei cittadini. Ancora una volta abbiamo dato dimostrazione di essere gli unici diversi dagli altri, dimostrando la nostra coerenza e competenza – infine l’appello – Ora il PD locale solleciti i suoi rappresentanti affinché come organo di Governo dia delle risposte immediate ai tanti proprietari e imprenditori coinvolti nella mala gestione Pip”. Ad oggi infatti ancora non è chiara l’intenzione del neo Governatore Enzo De Luca sul Pip di Scafati, sembra che il “patto” stipulato con il primo cittadino Pasquale Aliberti per la nomina dell’amministratore delegato Felice Iannello prevedesse proprio la certezza di riprendere in mano il progetto di industrializzazione dell’area di via Sant’Antonio Abate. Un patto che, stando alle recenti dichiarazioni di Aliberti, “Il pd non avrebbe rispettato, se quanto sostiene il M5S fosse vero”. Resta l’incertezza.