Di Adriano Falanga
Partite Pregresse Ante 2012, arriva la parola fine. Dopo un lungo braccio di ferro tra sindaci dell’Ato3 e la Gori, e dopo una catena di proroghe al pagamento della bollette contestate, la soluzione è una maggiore dilazione, fermo restando la legittimità della richiesta di pagamento. “il Commissario Straordinario dell’ATO 3 ha rideterminato la modalità di rateizzazione delle bollette, indicando una differente modalità, più sostenibile dall’utenza, spalmata a partire dal 2016” spiega l’assessore Diego Chirico.
L’importo, che comunque è dovuto, sarà così rateizzato: 2015 il 10%; 2016 il 30%, 2017 il 30%, 2018 il 30%.
“La diversa rateizzazione, annulla, di fatto, le fatture per recupero Partite Pregresse ante 2012 emesse da GORI S.p.A. nel 2014 – aggiunge Chirico – l Commissario Sarro, ha altresì specificato che è fatta salva la possibilità di modificare la rateizzazione in favore dell’utenza laddove l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico di Milano conceda all’ATO 3 le misure di sostegno finanziario di cui alla Delibera n. 122/2015/R/Idr, per le quali è stata già proposta formale istanza di anticipazione. In sintesi – conclude l’assessore al Bilancio – spalmato il debito di 122 milioni per i prossimi 4 anni a partire dal 2016, si resta in attesa del finanziamento da parte dell’Authority di Milano”. In parole povere, le Partite Pregresse Ante 2012 sono adeguamenti tariffari relativi agli anni 2006-2011. La società si è accorta che in questi anni il gettito tariffario non ha coperto le spese di gestione del servizio. E’ un provvedimento retroattivo, in quanto si chiede al cittadino di mettere mano alla tasca per debiti accumulati dalla società, come dire “scusateci, ma in questi anni abbiamo sbagliato con i conti”. Per poter fare ciò, la società si appella all’articolo 31 della Delibera n643/2013/R/IDR dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI).