Di Adriano Falanga
Polo Scolastico, sembra diradarsi la nuvola di incertezza sul destino dell’area ex Del Gaizo in cui insiste il cantiere di quella che forse è l’opera più ambiziosa del Più Europa. Otto milioni di euro circa per la realizzazione del plesso scolastico che vedrà scuola materna e media inferiore. Lunedi 20 luglio si è tenuta la prima udienza della causa che vede contrapposto il Comune di Scafati contro l’impresa appaltatrice, la Tyche srl di Scafati. “L’udienza è stata rinviata d’ufficio al 17 settembre prossimo – spiega il sindaco, Pasquale Aliberti – la risoluzione del contratto però è già efficace. In quella data andremo a quantificare gli eventuali danni prodotti dall’impresa per i ritardi nella realizzazione dell’opera”. Danni che la stessa impresa chiede invece al comune di Scafati per aver dovuto lasciare il cantiere, quantificati intorno al milione di euro. A breve l’area sarà sgomberata dal materiale di risulta materia del contendere tra le parti. Dodicimila metri cubi di rifiuti edili emersi dagli scavi, per cui la Tyche aveva chiesto una revisione del quadro economico (circa 700 mila il costo per lo smaltimento) mentre Palazzo Mayer sosteneva di non voler modificare al rialzo quando stabilito in sede di gara. “Abbiamo ricevuto la notifica del dissequestro temporaneo di 90 giorni, provvederemo al più presto tramite gara ad affidare ad una ditta la rimozione del materiale di risulta ancora presente nell’area – aggiunge ancora il primo cittadino – Il costo per lo smaltimento sarà coperto dalla polizza fideiussoria completamente a carico dell’impresa. A seguito della pulizia dell’area e del sopralluogo dell’Arpac potremo avere il dissequestro totale e definitivo per dare inizio ai nuovi lavori”.
I fondi Più Europa, come è noto, scadono per fine anno, il rischio è di lasciare un’opera incompiuta in pieno centro città, laddove esisteva la scuola materna, il Palazzetto Dello Sport e un’area parcheggio. Aliberti però chiarisce: “Premesso che faremo quanto possibile per realizzare il Polo Scolastico entro il 2015. In caso di ritardo comunque il problema di perdere i fondi non esiste: per le opere al di sopra dei 5 milioni euro è previsto di poter differire il termine di realizzazione nella prossima programmazione come da comunicazione della Regione Campania relativa al POR 2014/2020”. L’intenzione dell’amministrazione comunale è di evitare una nuova gara d’appalto, operazione possibile nel momento in cui la seconda impresa in graduatoria sia ancora intenzionata a realizzare il progetto. Si tratta della Ati Infrastrutture Stradali srl di Nocera Inferiore.