Scafati. Ambrunzo: Perchè mi sono astenuto - Le Cronache Provincia
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Scafati. Ambrunzo: Perchè mi sono astenuto

Scafati. Ambrunzo: Perchè mi sono astenuto

di Mario Rinaldi

 

 

Michelangelo Ambrunzo del gruppo “Scarlato Sindaco” si apre e racconta le motivazioni che lo hanno indotto ad astenersi nel corso dei due ultimi consigli comunali su due argomenti di fondamentale importanza per la politica locale: il voto di sfiducia nel corso dell’assise di martedì scorso e il voto sul Dup e sul bilancio di previsione nell’ultima seduta pubblica, quella di giovedì scorso.

Perché Michelangelo Ambrunzo si è astenuto sul voto di sfiducia dopo aver firmato la mozione?

“Nel momento in cui ho visto che i primi due firmatari della mozione di sfiducia (Paolo Attianese e Maria Berritto) sono venuti meno, a quel punto ho ritenuto opportuno astenermi perché non aveva senso portare avanti una mozione quando poi già si conosceva il risultato. Ho già vissuto questa esperienza nel corso dell’amministrazione guidata da Cristoforo Salvati e più o meno è accaduta la stessa cosa. Non volevo cadere di nuovo in quella trappola. La mia è stata una astensione derivata da una presa di coscienza ben precisa e ritengo di non aver tradito nessuno. Mi sento con la coscienza a posto perché so di aver agito in modo giusto”.

E perché si è astenuto sul Dup e sul bilancio di previsione?

“Sul bilancio, invece, ho preferito esprimere l’astensione perché ho avuto modo di analizzare lo strumento di regolazione economica e insieme al mio consulente di fiducia ho potuto constatare che era un bilancio diverso dagli altri anni, che presentava anche elementi interessanti che vanno a favore della cittadinanza. Non potevo votarlo a favore perché la mia posizione resta quella di opposizione, ma non potevo nemmeno votarlo contro perché ho riscontrato una previsione di bilancio abbastanza positiva. Quindi ho preferito astenermi, anche in questo caso ritenendo di aver fatto la scelta giusta”.

Ora qual è la posizione di Ambrunzo in Consiglio Comunale? Sempre quella di consigliere di opposizione?

“La mia posizione resta quella di consigliere di opposizione come capogruppo del gruppo “Scarlato Sindaco”. Io credo che in questa fase bisogna abbandonare le logiche di maggioranza e opposizione e puntare al bene della città. Sto notando che a Scafati si sta diffondendo un clima di violenza verbale e di atteggiamenti scostanti che non fanno parte del mio essere e del mio modo di fare politica. Fin dal mio primo mandato nel 2008, ho sperato che la politica locale potesse finalmente evolversi in una fase di cooperazione tra le forze politiche, unendo le diverse idee e punti di vista per un unico scopo: il bene della città. Purtroppo, ciò che ho visto spesso è stato l’opposto: conflitti, divisioni e una continua ricerca del confronto sterile, che ha impedito alla nostra comunità di progredire. La politica non è fatta di scontri personali, ma di idee e progetti che, nel rispetto dei ruoli, possono costruire un futuro migliore”.

Cosa farà Ambrunzo nel corso dei consigli comunali? Come valuterà gli argomenti all’ordine del giorno?

“È fondamentale che ogni proposta venga valutata per il suo valore, indipendentemente da chi la porta avanti. La politica non deve essere un’arena dove si fa guerra all’avversario, ma un luogo di dialogo costruttivo dove le diverse sensibilità possano lavorare insieme per il bene comune. Non ha importanza se una proposta proviene dalla maggioranza o dalla minoranza: ciò che conta è l’impatto che può avere sulla città”. Cosa vuole aggiungere a conclusione del suo pensiero? “Basta con l’odio e le denunce. Basta con la politica della distruzione. È il momento di costruire insieme, di lavorare per una Scafati migliore, dove le idee e le persone possano crescere e progredire. Concludo lanciando un appello a tutti i miei colleghi consiglieri: lavoriamo insieme per costruire un futuro di speranza, di sviluppo e di benessere per la nostra città”. Un appello che in molti si chiedono se verrà o meno accolto.