Scafati. “Qualcuno pensa a delegittimare il nostro operato sul Sarno cercando chissà quali documenti e di fronte all’inerzia di palazzo Santa Lucia chiediamo al Governo un commissario ad hoc”. Il sindaco di Scafati Aliberti replica alla minoranza consiliare sulla vicenda dei controlli disposti da Palazzo Mayer i cui esiti avrebbero fatto sorgere dei dubbi all’opposizione, nella fattispecie al consigliere capogruppo Pd Michele Grimaldi e torna all’attacco della Regione Campania. “Chi prova a delegittimare la nostra azione andando alla ricerca di documenti, ricordo che la mia proclamazione è arrivata solo all’inizio di giugno 2023. Per cui non è possibile che io in quel periodo in qualità di sindaco del Comune abbia commissionato analisi (aprile e giugno di quell’anno) che tra l’altro sono state effettuate sui sedimi fuoriusciti dal canale per poter eventualmente effettuarne lo smaltimento”, dice il primo cittadino che aggiunge. “La nuova terra dei Fuochi è qui come certificato dal professore Giordano, oncologo di fama mondiale, da noi chiamato come consulente a relazionare sui materiali rinvenuti nelle acque del fiume”, dice Aliberti. Il Ministero dell’Ambiente, dopo le interlocuzioni che il primo cittadino ha avuto a Roma con il Governo e la denuncia inviata a tutte le autorità competenti di potenziali pericoli e danni per la salute umana, il direttore generale del Dicastero ha chiesto all’Autorità di Bacino Appennino Meridionale, alla Regione Campania e all’Ente Idrico Campano di relazionare entro venerdì prossimo su qualità delle acque, opere infrastrutturali del sistema fognario e operazioni di dragaggio. “Sono curioso di sapere cosa scriverà il Governatore visti gli impegni disattesi, le inutili riunioni i tavoli tecnici e i lavori “lumaca” della rete fognaria”, aggiunge Aliberti che poi insiste. “Sulla questione ‘inquinamento’ il Governo sarà l’unico nostro interlocutore: vogliamo il commissario della “questione Sarno”. Noi non ci fermeremo: con il professore Giordano realizzeremo il primo studio sull’incidenza dell’inquinamento del fiume sui tumori, sulle patologie dismetaboliche e malformazioni genetiche nel territorio dei 39 comuni delle tre province attraversate dal Sarno”. Infine un appello: “Aiutateci piuttosto per una battaglia che non è la mia ma di Scafati e di un intero comprensorio”.
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