Scafati. Aliberti sindaco, resa dei conti in casa pd - Le Cronache Provincia
Provincia scafati

Scafati. Aliberti sindaco, resa dei conti in casa pd

Scafati. Aliberti sindaco, resa dei conti in casa pd

Scafati. Ancora polemiche e attacchi a Scafati sulla vicenda della sfiducia mancata per il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Dopo le accuse di Carotenuto e Fratelli d’Italia (firmatari della mozione con altri 11 consiglieri di cui 10 hanno confermato la decisione), è la volta del Pd con il segretario cittadino Fontanella e i consiglieri comunali Michele Grimaldi e Francesco Velardo a tornare sul consiglio comunale di martedì che ha consentito ad Aliberti di restare in sella. “Aliberti resta sindaco anche con coincidenze surreali, come quelle di un permesso a costruire in sanatoria rilasciato a parenti molto prossimi di un consigliere comunale il giorno dopo che lo stesso ha votato contro una mozione di sfiducia di cui era firmatario”, attacca il partito democratico. “Sono dinanzi agli occhi di tutti i fallimenti amministrativi, contabili e politici del Sindaco, dal Polo scolastico che verrà realizzato a metà al Piano di rientro stabilito con la Corte dei Conti fermo al palo, dai tagli alle politiche sociali e alla scuola al disinteresse verso verde pubblico e spazzi di aggregazione, fino all’inattivismo su commercio e attività produttive, passando per la completa assenza di controlli in ambito edilizio e in tema di abusivismo”. E ancora: “E dunque il Consiglio comunale di martedì ha fatto chiarezza su scelte e responsabilità. Comprese quelle di tre consiglieri comunali che dopo aver sottoscritto una mozione di sfiducia hanno deciso di non votarla. E con il sindaco che riceve solo 11 voti a favore, rispetto ai 13 necessari per avere una maggioranza e, ad esempio, approvare il bilancio” Per il Pd Scafati ha bisogno di cura, di programmazione e di trasparenza “e non di un clima tossico, fatto di continua incertezza e di coincidenze surreali, come quelle di un permesso a costruire in sanatoria rilasciato a parenti molto prossimi di un consigliere comunale il giorno dopo che lo stesso ha votato contro una mozione di sfiducia di cui era firmatario. Sicuramente tutto regolare, ma fatto temporalmente singolare, diciamo cosi”, aggiungono dal Pd che si augura che al più presto “forze dell’ordine e magistratura acquisiscano il verbale e la registrazione del Consiglio comunale di martedì e per il bene della città facciano chiarezza sulle gravissime accuse fatte in aula da un Consigliere comunale nel merito di alcune richieste del Sindaco e della presentazione delle liste nel 2023”.