Un evento che unisce storia, identità, territorio. Un evento di valore e valori per una rievocazione storica tra luoghi, battaglie, passioni, sangue. È “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese” nei suoi tre appuntamenti carichi di simbolismo e visioni. Sette associazioni storicamente attive sul territorio di Sarno danno vita alla prima edizione della manifestazione storico-culturale, con il patrocinio del Comune di Sarno ed il sindaco Francesco Squillante. La magistrale direzione artistica è dell’ingegnere Ennio Molisse, in una manifestazione che nasce con l’intento di valorizzare le radici storiche della città ed offrire alla comunità un’esperienza immersiva nell’epoca aragonese, uno dei periodi più floridi della storia sarnese. Sono coinvolte nel progetto: Associazione culturale-teatrale Fuori Orario, Movimento culturale Il Gallo, Pro Loco Sarno, Associazione La Navicella di Minerva, Comitato Episcopio, Comitato di Quartiere Serrazzeta-Fontanelle e Comitato Pirocca. Un lavoro congiunto che unisce ricerca storica, partecipazione civica e passione per la memoria locale. Il programma prevede tre momenti principali, che si snoderanno tra maggio e settembre 2025, in luoghi simbolo della città di Sarno. “Memorie di un cantastorie” sabato 24 maggio a Villa Lanzara dalle ore 16:30, i visitatori saranno accolti in un’ambientazione quattrocentesca, con la ricostruzione di un campo militare, botteghe artigiane e stand gastronomici, animati da dimostrazioni militari, falconieri, giullari e musica dal vivo. Approfondimenti sulla storia locale con “Studi Storici Sarnesi”. “La Battaglia di Sarno” sabato 12 luglio 2025, la rievocazione della storica battaglia del 7 luglio 1460, scontro decisivo tra angioini e aragonesi per il controllo del Regno di Napoli. Sì terrà nell’area del mercatino rionale, con il borgo Terravecchia come scenografia naturale. A chiudere la rassegna lo spettacolo teatrale “La Congiura dei Baroni”, ispirato alla tragedia ottocentesca “Ferrante” di Giuseppe Campagna, in scena domenica 14 settembre a Villa Lanzara. “Sarno. Sfida alla Corte Aragonese” si pone come nuova progettualità sul panorama culturale campano. “Nel 2016 – spiega il direttore artistico Molisse – in occasione di alcuni studi sulla storia di Borgo Terravecchia un ritrovamento abbastanza singolare, avvenuto quasi per caso, fornisce lo spunto per una rievocazione storica: si tratta della tragedia ottocentesca di Giuseppe Maggio intitolata Il Conte di Sarno, incentrata sull’epilogo della congiura dei baroni, ovvero di quel periodo storico che nell’Italia meridionale del Quattrocento vide Angioini e Aragonesi contendersi il potere. Negli anni quell’idea è stata implementata attraverso studi di approfondimento sul periodo storico aragonese della città di Sarno e del Regno di Napoli. La visita a svariate manifestazioni di carattere storico-culturale ha fornito poi utili suggerimenti di carattere organizzativo. È così che sono stati individuati i soggetti la cui arte meglio si presta a rappresentare tale evento, dagli archibugieri alla compagnia d’arme, dagli artisti in costume d’epoca ai gruppi musicali. La città di Sarno si distingue da sempre per la ricchezza del proprio patrimonio naturalistico, paesaggistico e storico-artistico, con quest’ultimo che rappresenta un fattore identitario di indiscusso fascino. La storia della città affonda le proprie radici nei secoli e si manifesta ancora oggi in tutto il suo splendore per le vie illuminate del centro storico e di Borgo Terravecchia; nelle pietre del castello e del teatro ellenistico che sfidano la forza di gravità incuranti del trascorrere del tempo e di scelte e di progetti rimasti sospesi per decenni; in un fiume che da sorgente limpida diventa forza motrice per i mulini e le filande, i cui resti tangibili sono tuttora vanto e meraviglia del passato; in palazzi storici nei quali nel silenzio della notte riecheggiano ancora i fasti di una nobiltà che in passato scelse Sarno non per semplice sfruttamento economico, bensì per trascorrervi in famiglia vacanze e giorni di festa, perché il riposo ha bisogno di pace, aria pulita e tanta bellezza. La promozione di queste straordinarie risorse può e deve diventare un efficace motore di sviluppo e di crescita per la città”.
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