SARNO. Il Comune si riprende i beni confiscati alla Mafia - Le Cronache Provincia
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SARNO. Il Comune si riprende i beni confiscati alla Mafia

SARNO. Il Comune si riprende i beni confiscati alla Mafia

Nell’ultima seduta della scorsa sera, il Consiglio Comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza e l’astensione dei consiglieri di minoranza, l’acquisizione al patrimonio comunale di alcuni beni confiscati nel 2017 alla criminalità organizzata, che l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alle Mafie, con decreto del 14 febbraio 2025, ha trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Sarno. Si tratta di nove terreni agricoli e di un immobile, per un valore complessivo di circa 5,7 milioni di euro, situati in via Muro d’Arci, nella zona di Foce, che saranno restituiti alla collettività per essere riutilizzati per fini sociali. Nella stessa seduta, il Consiglio Comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza e l’astensione dei consiglieri di minoranza, la variante semplificata al PUC (Piano Urbanistico Comunale) per la sistemazione definitiva delle opere di messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico di Vallone Santa Lucia, Villa Ruotolo, Vallone San Marco e Villa Venere. Per la realizzazione e il completamento delle opere di messa in sicurezza, il Comune di Sarno ha beneficiato, come soggetto attuatore dell’intervento nominato dalla Regione Campania, di un finanziamento di 7.911.473,08 euro da parte del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). I tempi di realizzazione del progetto esecutivo – già approvato – prevedono l’aggiudicazione e la cantierizzazione dei lavori entro 12 mesi. Azioni di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico come questo progetto sono fondamentali per ridurre l’impatto di eventi naturali come frane, alluvioni e smottamenti, che sempre più frequentemente colpiscono molte aree del territorio comunale. Investire in queste opere significa anche proteggere le infrastrutture, le attività economiche e le abitazioni, evitando costi elevati legati ai danni e alle emergenze. È quindi essenziale che possa esserci la collaborazione di tutti nella pianificazione e realizzazione di interventi mirati, per garantire un territorio più sicuro e resiliente di fronte alle sfide del rischio idrogeologico. Tra gli altri punti in discussione, l’approvazione del nuovo regolamento comunale per gli autoservizi pubblici non di linea (taxi), secondo la legge regionale 10 del 2024. Il provvedimento, votato all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale, disciplina l’esercizio del servizio di taxi e di noleggio privato con conducente, denominati rispettivamente taxi e N.C.C., intesi quali autoservizi pubblici non di linea svolti con veicoli.