Pasquale Colarieti
Sul porto è calato il silenzio quando dalla nave è stata portata sul molo la piccola bara bianca con all’interno il corpicino del bimbo di 3 anni. Sono stati quasi mille i migranti sbarcati ieri mattina al Molo Manfredi: 701 uomini, 118 donne, alcune al nono mese di gravidanza, e 172 minori. A bordo della nave norvegese Siem Pilot, c’era anche il cadavere di un bambino nigeriano di 3 anni. La salma per volontà dei genitori, anche loro sbarcati oggi, è stata benedetta da don Vincenzo Federico della Caritas. Il corpicino sarà tumulato nel cimitero della città. La nave è giunta al porto poco dopo le 8 ed i primi a sbarcare sono state le donne in attesa, seguite dai bambini e dalle persone malate (oltre 60 i casi di scabbia) accolte dalla Croce Rossa e da altre numerose associazioni di volontariato. Tra le persone a bordo, vi era anche un ragazzo, apparentemente di 23 anni, della Nuova Guinea ferito ad una gamba, verosimilmente da un colpo da arma da fuoco. Stando ad alcune indiscrezioni il giovane sarebbe stato ferito non a bordo ma su territorio libico. Il fatto sarebbe avvenuto quindici giorni fa, prima che si imbarcasse e, a ferirlo sarebbe stato uno scafista, rimasto però in patria. La Squadra Mobile è già al lavoro per provare a ricostruire la dinamica dell’episodio: ascoltati numerose persone di nazionalità libica, siriana, nigeriana e cambogiana ma al momento non risultano persone fermate nè scafisti. Il ragazzo è stato trasferito al Ruggi dove è stato medicato e poi dimesso. «Oggi – ha sottolineato il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli – è il giorno del dolore ma anche della speranza. A quanto hanno sofferto e patito per arrivare fin qui nella speranza di sfuggire a guerre, fame e violenze. Continueremo a fare la nostra parte. Tutti, però, in maniera globale devono provvedere a contribuire alla risoluzione di questo problema. Faremo tutti i passi possibili affinché vengano accelerate le procedure di affido. Salerno accoglie con solidarietà e amicizia ma richiede il rispetto delle nostre leggi da parte di tutti. Con questa linea abbiamo maturato una capacità di disbrigo invidiabile». Si è trattato del diciassettesimo sbarco a Salerno ma oggi per la prima volta è stato sperimentato un nuovo metodo di riconoscimento e fotosegnalamento che ha previsto il trasporto dei migranti arrivati in un campo della Croce Rossa sito nella zona industriale. «Stamattina l’atmosfera è davvero triste per il bimbo morto, un qualcosa di terribile-ha dichiarato il Prefetto di Salerno Salvatore Malfi-I genitori resteranno sul territorio per restare vicino al cadavere del loro bambino. Sarà adesso importante un’equa distribuzione dei migranti su tutto il territorio. E questo il momento per i sindaci di fare un ulteriore sforzo e mi affido al loro senso di responsabilità». Dei 991 arrivati in Campania rimarranno 125 persone, le stesse verranno dirottate in Lombardia, 100 nel Lazio, 75 in Piemonte, così come in Veneto ed Emilia-Romagna, 50 in Toscana, 100 in Calabria e Puglia, 25 in Valle d’Aosta, Bolzano e Trento. Pasquale Colarieti