di Erika Noschese
Un investimento di tre milioni di euro sta ridisegnando il volto del quartiere di Sant’Eustachio a Salerno. Gli interventi di riqualificazione urbana, energetica e sismica non riguardano solo l’area un tempo nota come l’ex Villaggio dei Puffi, ma si estenderanno anche al vicino e vasto insediamento del cosiddetto “Casermone”, nel segno di una rigenerazione urbana che mira a rendere la zona orientale della città più sicura, verde e vivibile. Ieri mattina, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha effettuato un sopralluogo per fare il punto sui lavori, accompagnato dall’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Dario Loffredo, e dall’assessore alle Politiche Ambientali, Massimiliano Natella. Il focus della visita è stato il nuovo parchetto sorto tra via Marchiafava e via Mary Chieffi, un simbolo tangibile del cambiamento che sta coinvolgendo gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica (ERP) della zona. L’investimento complessivo di tre milioni di euro è destinato a un profondo restyling degli edifici, con l’obiettivo di migliorare la loro efficienza energetica e sismica. Tra le opere già realizzate spiccano l’installazione del cappotto termico e la riqualificazione degli stabili per il miglioramento delle classi energetiche. Il sindaco Napoli ha illustrato nel dettaglio le opere completate, sottolineando l’attenzione posta non solo alla struttura, ma anche all’aspetto ecologico e sociale: “Intanto sono stati fatti i cappotti termici, l’efficientamento energetico delle facciate e anche un efficientamento sismico”, ha spiegato il primo cittadino. “Inoltre, sono state sostituite dal punto di vista degli aspetti ecologici le caldaie a tutti gli appartamenti, tranne tre che già avevano provveduto individualmente, con caldaie performanti, le più innovative per quanto riguarda ‘attuale legislazione”. Oltre all’ammodernamento strutturale e impiantistico, il progetto ha dedicato ampio spazio alla qualità della vita e alla socialità. È stata creata una nuova area verde per il tempo libero e spazi gioco per bambini in un’ottica di restituzione del quartiere ai suoi abitanti. “Abbiamo riqualificato anche una piazzetta all’interno per gli aspetti relativi a uno stimolo alla socializzazione, così come alle mie spalle vedete un piccolo parco giochi che viene restituito al quartiere”, ha proseguito Napoli, evidenziando anche il rifacimento del manto stradale con l’utilizzo di materiali innovativi: “Le pavimentazioni stradali sono state fatte in asfalto drenante e quindi questa è un’ulteriore spinta per quanto riguarda le riqualificazioni urbane”. La trasformazione di Sant’Eustachio, un’area a lungo simbolo degli alloggi post-terremoto, è solo una parte di un piano di rigenerazione urbana più ampio. L’assessore Dario Loffredo ha inquadrato l’intervento in una strategia cittadina di più ampio respiro: “Un altro passo in avanti per rispondere alle istanze dei cittadini, per rendere più bella e più vivibile la nostra Salerno, nel segno di una rigenerazione urbana che ormai da tempo rappresenta una delle nostre principali mission”. L’impegno dell’Amministrazione, come confermato dal sindaco Napoli, si estende ad altre importanti zone della città: “Stiamo lavorando anche nel quartiere del cosiddetto Casermone che sarà investito anch’esso da una riqualificazione spinta, così come stiamo lavorando all’interno del centro storico nel quartiere Fornelli”. Il sindaco ha poi concluso con un bilancio dell’impegno profuso: “Insomma, c’è una vasta ipotesi di qualificazione urbana che stiamo sostenendo, non senza difficoltà, ma con spirito combattivo”. La scelta di effettuare il sopralluogo proprio nell’area del Villaggio dei Puffi, ora rinato con nuove palazzine in Via Marchiafava, ha offerto l’occasione al sindaco Napoli di affrontare un tema di stretta attualità: la scossa di terremoto avvertita in città tra venerdì e sabato sera. Napoli ha rassicurato la cittadinanza in merito agli effetti sul territorio comunale, precisando che non sono state registrate né segnalate criticità da parte di enti, servizi pubblici o privati cittadini. “Non si sono avuti effetti collaterali significativi”, ha commentato il sindaco, analizzando la natura dell’evento sismico. “È stata una scossa che è avvenuta purtroppo superficialmente in una zona ben individuata e poi c’è stato un piccolo sciame sismico”. Il primo cittadino ha poi riportato la valutazione della dottoressa Parisi, geologa del Comune: “Parlando con la mia geologa del Comune, la dottoressa Parisi, molto brava, mi ha detto che è auspicabile che lo sciame sismico vada affievolendosi da solo perché, se c’è uno sciame sismico, significa che non si accumulano energie che possono essere poi dirompenti”. In conclusione, il sindaco ha espresso fiducia nella resilienza delle strutture: “Credo che il fenomeno avrà ancora qualche strascico, ma sostanzialmente non credo che ci siano state delle difficoltà né strutturali né di nessun altro tipo, per quanto riguarda la città di Salerno”. Il completamento dei lavori a Sant’Eustachio, unito agli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione in corso e futuri, rafforza l’immagine di una Salerno che investe sulla modernizzazione e sulla sicurezza del proprio patrimonio edilizio, onorando l’impegno per una città più “sicura, verde e sociale”.





