di Erika Noschese
Agenti della polizia municipale trasferiti nei vari uffici senza criteri chiari e in totale assenza di trasparenza. L’ultimo provvedimento assunto dal comandante Rosario Battipaglia risale allo scorso 5 settembre quando una comunicazione interna invita il personale della Polizia Municipale a presentare istanza di disponibilità per alcuni uffici (CED, Sala Radio, Annona, Protocollo, Palazzo di Città, Mercati Generali, Mercati Rionali) in vista di vacanze che si determinerebbero nell’organico. Anche in questo caso nessun chiarimento rispetto ai criteri. Sulla vicenda, già nel mese di giugno, è intervenuta la Fp Cgil, attraverso il segretario generale Antonio Capezzuto, chiedendo al comandante della municipale, al sindaco Vincenzo Napoli e al capostaff Enzo Luciano un confronto urgente sull’organizzazione del lavoro, diffidando a procedere per nuove assegnazioni. Il sindacato ha infatti espresso forti criticità in merito alla gestione delle assegnazioni del personale presso il Comando, evidenziando l’assenza di criteri chiari, condivisi e trasparenti, e denunciando prassi operative che hanno generato disorientamento e malcontento tra le lavoratrici e i lavoratori. Nella comunicazione dello scorso 5 settembre, infatti, non viene specificata la natura delle “vacanze di organico” (quiescenze? mobilità? altri fattori?), lasciando ampio margine a interpretazioni e alimentando ulteriormente il senso di incertezza e improvvisazione; non vengono indicati i criteri di selezione con cui saranno valutate le istanze, né se esistano requisiti specifici per ciascun nucleo; non si comprende perché per alcune assegnazioni si richiedano istanze, mentre per altre si è proceduto direttamente – anche in modo definitivo – senza alcuna richiesta formale né informazione preventiva alle Rsu o alle organizzazioni sindacali. «È inoltre evidente che mancano all’appello quei nuclei dove attualmente il personale risulta assegnato in “supporto temporaneo” (dicitura riportata più volte nel servizio giornaliero), assegnazioni che nel tempo sono divenute stabili di fatto senza che vi fosse alcuna istanza da parte dei dipendenti e senza alcun passaggio formale. Questo doppio binario – alcune assegnazioni tramite istanza, altre dirette, altre “temporanee” ma “trasformate” nel tempo – rappresenta una grave criticità sul piano della trasparenza amministrativa e rischia di configurarsi come un uso discrezionale e arbitrario delle risorse umane. Ricordiamo che in passato è stata avanzata dal Comando la richiesta di presentare istanze per l’accesso a determinati uffici, ma come sindacato abbiamo più volte chiesto chiarimenti sui criteri adottati, anche per poter fornire risposte ai lavoratori le cui domande sono state rigettate. Ad oggi, nessuna risposta strutturata e ufficiale ci è pervenuta in tal senso – ha dichiarato Capezzuto nella comunicazione inviata al comandante e all’amministrazione – A tutto questo si aggiunge il recente ingresso di 52 nuovi operatori, evento che avrebbe richiesto – e richiede con urgenza – un confronto complessivo sull’organizzazione del lavoro, sulle eventuali ricadute organizzative, sulle performance e sull’applicazione degli istituti contrattuali. Tuttavia, veniamo convocati esclusivamente per incontri relativi al Progetto Obiettivo (19-20 settembre), all’attivazione della radiolocalizzazione veicolare e palmari, e al sistema di registrazione delle chiamate alla centrale operativa. Temi certamente rilevanti, ma non esaustivi né risolutivi rispetto alle problematiche strutturali già segnalate e tuttora irrisolte». Il segretario Capezzuto dunque avrebbe diffidato formalmente dal procedere con la “richiesta di disponibilità per l’assegnazione presso nuclei del Comando” del 5 settembre, in assenza di criteri chiari, requisiti noti, e confronto preventivo con le rappresentanze sindacali, ritenendo tale modalità non coerente con i principi di trasparenza, correttezza e imparzialità amministrativa. Inoltre, sarebbe giunta la richiesta al sindaco e al capostaff con delega al personale a un intervento autorevole e urgente, volto a ristabilire corrette relazioni sindacali e a garantire un percorso di confronto strutturato e trasparente sulle scelte organizzative che riguardano il futuro lavorativo di decine di operatori. E, infine, la richiesta di un incontro ufficiale con la parte pubblica ritenendo non più procrastinabile un confronto serio e costruttivo sul futuro dell’organizzazione del lavoro presso il Comando, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e degli obblighi contrattuali e normativi in materia di relazioni sindacali, con l’obiettivo di affrontare una discussione più ampia e complessiva e per una successiva seria programmazione di incontri monotematici.





