I templari sono tornati. Il mito dei cavalieri medievali, rivive in città. Niente di esoterico o misterioso, anzi. La letteratura su associazioni più o meno note che si attribuiscono il titolo di Templari e continuatori dello storico Ordine cavalleresco, sono varie. A Salerno opera un gruppo di templari aderenti ai Templari cattolici. Ma chi sono questi nuovi Templari? Il sito www.templarioggi.it lo spiega, evidenziando la missione di quest’ordine cavalleresco “essere custodi del tempio”. Cosa vuol dire? “Risvegliare i valori della cavalleria e della tradizione dei poveri cavalieri di cristo detti templari, attraverso la preghiera comune e la meditazione, la difesa della fede cattolica e gli studi storici”, ma non solo, anche “Presidiare le innumerevoli chiese abbandonate, mantenendole con decoro ed aprendole alla popolazione dei fedeli almeno alcuni giorni al mese; soprattutto impedendone l’utilizzo ad operatori di male”. In provincia di Salerno, i Templari cattolici hanno dato concretezza alla loro missione di presidiare le chiede chiuse per aprirle ai fedeli. Attualmente l’associazione è impegnata nell’accoglienza e custodia dei pellegrini che per il Giubileo si recano a Roma in visita alle Basiliche Papali. Dal punto di vista organizzativo, i Templari Cattolici Aps (Associazione di promozione sociale) sono presenti sia in Italia che all’estero. All’interno l’organizzazione territoriale si suddivide in macro aree denominate Priorati e presidi territoriali (Priorati e Commanderie). Grazie al loro impegno è aperta ai visitatori la chiesa di Sant’Andrea de Lavina, a ridosso di Largo Campo. La chiesa dedicata a Sant’Andrea, detta anche degli Amalfitani perché ad essi dedicata dal principe longobardo GauimarioIII, viene tenuta aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 12. Ad accompagnare i turisti e i salernitani che non conoscono questo piccolo gioiello (la chiesa ha un livello superiore settecentesco ed uno inferiore con resti romani di un edificio prima adibito a chiesa e poi a sepolcreto) c’è Fra Salvatore Pascucci, il templare che con cortesia e disponibilità, introdurrà i visitatori all’interno della Chiesa. Ma quando è nata questa collaborazione? Nel marzo scorso, i Templari cattolici hanno proposto di riaprire la Chiesa di Sant’Andrea de Lavina, e il Rettore, Mons. Claudio Raimondo ha accolto proposta. “Vorremmo che questa Chiesa, che entra di diritto nella storia della nostra città, tornasse ad essere un avamposto della fede in un quartiere da sempre difficile, in cui sia possibile rifugiarsi per meditare, soffermarsi in preghiera o semplicemente trovare qualcuno che sia disponibile all’ascolto”. A Salerno l’associazione non ha ancora una Commanderia, mentre sono presenti a Eboli, nella Chiesa di Santa Maria della Pietà ed a Battipaglia nella Chiesa del Sacro Cuore. L’attività dei templari salernitani non si limita solo a tenere aperta la Chiesa di Sant’Andrea. In programma alcuni eventi tra cui anche il Concerto di Natale. La prossima iniziativa pubblica si terrà venerdì 26 settembre alle 19:00 nella Chiesa di S. Anna al Porto. È programmata una conferenza su “Il Culto della Sacra Sindone “e relatore sarà il presidente di Templari Oggi, Mauro Giorgio Ferretti. In quest’occasione sarà esposta una riproduzione in scala della Sacra Sindone. Ferretti guiderà i partecipanti tra le tappe salienti del lungo percorso della Sacra Sindone, narrerà del legame tra questa reliquia ed i Cavalieri Templari, custodi e difensori del prezioso telo fin dal saccheggio di Costantinopoli. L’evento si avvale del supporto della Confraternita di Sant’Anna al Porto. In questo clima di festa che si vive in città, con il riproporsi di antiche tradizioni, di richiami alla Salerno antica, una vista a Sant’Andrea de Lavina accompagnati da un templare, potrebbe essere un’occasione per scoprire un sito storico dove si potrà avere la sensazione di essere catapultati in quel medioevo che tanto fascino ancora esercita. Michele Capone





