
di Erika Noschese
Salerno guarda al futuro con un progetto ambizioso destinato a trasformare il volto dell’area urbana adiacente al celebre Crescent. L’iniziativa, concretizzata attraverso un concorso di idee, vede la sinergia tra il Comune di Salerno e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, un’alleanza strategica volta a riqualificare un’area di cruciale importanza per la città. La presentazione ufficiale del concorso di idee per la riqualificazione dell’area di interazione porto-città si è svolta nella mattinata di ieri, tra le prestigiose mura del Salone del Gonfalone di Palazzo di Città. L’obiettivo primario di questa competizione progettuale è ambizioso: ridisegnare l’ambito urbano attraverso un intervento sinergico che comprenda la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e la creazione di nuove connessioni e interazioni con le recenti trasformazioni che hanno già impresso un nuovo dinamismo al tessuto cittadino. La proposta progettuale, fondata su una solida partnership tra l’ente comunale e l’Autorità Portuale, si preannuncia come un motore di rinnovamento per un’area strategica. Giuseppe Grimaldi, figura chiave in qualità di segretario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, ha espresso con chiarezza la rilevanza dell’iniziativa: “È un concorso di idee che noi riteniamo importante. Lo ha ritenuto importante l’amministrazione comunale, noi ci siamo coordinati in ogni momento con l’amministrazione, lo riteniamo altrettanto importante perché è un punto strategico di interazione tra porto e città. D’altra parte, sulla parte orientale bassa della città, dove andremo a fare il concorso di idee, è l’ultima parte che rimane per la riqualificazione dell’intera area. Abbiamo un’importante definizione architettonica con Piazza della Libertà, il Manfredi lo abbiamo fatto seguendo indirizzi e linee di qualità. Poi, noi ci aspettiamo la nostra sede in questo Puac”. Le parole di Grimaldi sottolineano la visione condivisa e la stretta collaborazione tra le istituzioni nel perseguire un obiettivo comune di riqualificazione urbana. L’area in questione rappresenta l’ultimo tassello di un mosaico di trasformazioni che hanno già interessato altre zone della città, con risultati significativi in termini di qualità architettonica e vivibilità. L’auspicio di insediare la sede dell’Autorità Portuale nel futuro polo urbano evidenzia ulteriormente la centralità di quest’area nel disegno strategico di sviluppo. Tuttavia, il percorso verso la realizzazione di nuovi progetti infrastrutturali portuali non è stato esente da interrogativi. Nelle scorse settimane, si sono levate alcune voci che hanno espresso dubbi circa l’ampliamento del porto, focalizzando l’attenzione sui potenziali rischi ambientali che tali opere potrebbero comportare. In risposta a queste preoccupazioni, il segretario Grimaldi ha voluto fornire rassicurazioni dettagliate: “Noi abbiamo fatto un piano regolatore portuale, lo proporremo con una definizione più dettagliata e precisa delle destinazioni del porto. Ci saranno opere che non saranno così impattanti, d’altronde il piano regolatore di Salerno dovrà passare all’esame della valutazione ambientale, è già passato quello del rapporto preliminare ambientale per il Comune di Salerno. Non faremo nessun’opera che possa essere critica o possa creare criticità finanche alla spiaggia. Anzi, si faranno tutti gli accorgimenti ove ci fossero, in termini di opere, situazioni che allo stato non ci sono, nella maniera più assoluta. Ci saranno opere che faremo, così come per esempio è previsto il raddoppio del Masuccio, perché riteniamo che in questa città la nautica da diporto debba avere il suo giusto ruolo. Ma non faremo opere che possano creare anche la più piccola criticità”. Le parole di Grimaldi evidenziano un approccio cauto e responsabile nei confronti delle tematiche ambientali, sottolineando come ogni intervento sarà sottoposto a rigorose valutazioni per minimizzare l’impatto sul territorio e sull’ecosistema marino. L’attenzione si concentra sulla realizzazione di opere sostenibili e sulla valorizzazione di settori importanti per l’economia locale, come la nautica da diporto, senza compromettere la qualità dell’ambiente e la fruibilità della costa.