di Erika Noschese
La notizia della scomparsa di Papa Francesco ha suscitato profonda commozione nelle comunità di Pellezzano e Salerno, rievocando nei loro rappresentanti ricordi toccanti e personali degli incontri avuti con il Pontefice. Il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, e la vicesindaca di Salerno, Paky Memoli, hanno condiviso le loro memorie, testimoniando l’umanità e la spiritualità di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nei loro cuori. Il sindaco Morra ricorda con particolare intensità l’udienza del 13 novembre, in occasione della giornata internazionale per il diabete, un momento dedicato alla memoria del nipote Alessandro, prematuramente scomparso a causa di questa malattia giovanile. “È stata un’occasione molto toccante ed emozionante: per me è stata la seconda volta che l’ho incontrato. La prima all’inizio del mio mandato amministrativo a Pellezzano, nel 2019, e poi in questa occasione più familiare, più intima che riguardava mio nipote Alessandro. È stato emozionante, come dicevo, perché in quell’occasione, a parte la partecipazione di tutte le associazioni diabetiche di Salerno, le comunità di Salerno e Pellezzano, è stata anche l’occasione in cui Papa Francesco ha fatto dono, a mia sorella Tiziana, dello zucchetto papale che si è tolto e le ha donato, guardando la foto di mio nipote, la prece di mio nipote. L’ha benedetta e ha fatto dono, a mia sorella, del suo zucchetto papale che oggi conserviamo gelosamente come reliquia così importante che sicuramente è un legame affettivo forte che ci lega a lui”. Il primo incontro, avvenuto nel 2019, durante una visita istituzionale con l’intera amministrazione comunale, rimane anch’esso vivido nella memoria del sindaco: “La prima volta è stato ancora particolarmente emozionante. Anche in quell’occasione fu una visita istituzionale con tutta l’amministrazione comunale. Era il 2019, eravamo stati eletti nel 2018, quindi un’amministrazione molto giovane: il più piccolo aveva 24 anni, io 34 anni. Fu molto emozionante, anche perché era da poco successo l’evento anche di Alessandro nel dicembre del 2017. Anche in quell’occasione Papa Francesco ci fece dono delle corone che io ho portato a mia sorella per rinsaldare il legame di fede in un momento, comunque, di una tragedia familiare. Questa volta, invece, il ricordo è stato ancora più forte perché è stata presente mia sorella Tiziana in quell’occasione, dove lui ha dato una parola di sostegno, di solidarietà, ma soprattutto ci ha spronato a fare sempre di più, cercando di puntare su quelle che possono essere la fede, ma anche, diciamo, i momenti di solidarietà. Quindi noi abbiamo creato, da quel momento, un’associazione che porta il nome di Alessandro”. Morra ha inoltre percepito un cambiamento nelle condizioni di salute del Pontefice durante l’ultimo incontro: “Umanamente il Papa, già a novembre, aveva una sofferenza. A differenza del 2019 che è stata una visita dove lui era autonomo, e deambulava anche, mentre nel 2024, a novembre, aveva già le prime difficoltà per quanto riguarda la sua attività. Però traspirava sicuramente, a livello umanitario, quel senso di paternità, quel senso di amorevolezza, ma soprattutto verso il prossimo quella sensibilità, nonostante fosse affaticato”. Il sindaco conclude ricordando un gesto di gratitudine ricevuto dal Santo Padre: “Ho ricevuto una lettera sua personale, una missiva in cui mi ha ringraziato, perché noi abbiamo fatto dono di una piccola offerta personale per la carità del Santo Padre, quindi per le opere che lui riteneva più opportuno fare. In questo messaggio, in questa lettera, mi ha ringraziato per la sensibilità, soprattutto per le opere caritatevoli”. Anche la vicesindaca di Salerno, Paky Memoli, condivide un ricordo intenso dell’incontro del 13 novembre: “Io l’ho incontrato il 13 novembre, in occasione della giornata internazionale sul diabete, ed è stata una grande emozione. Accarezzare la sua mano, un gesto molto semplice ma carico di amore e ricco di emozioni, che credo mi porterò dietro per tutta la vita. E poi quella sua luce negli occhi, perché io stavo proprio a pochi centimetri di distanza da lui: questa luce che emanava questa speranza di cui ha parlato continuamente, fino all’ultimo momento, di credere, di avere speranza anche nei momenti di difficoltà”. Un momento di umanità e simpatia è rimasto impresso nella sua memoria: “E poi c’è un ricordo, credo indelebile e simpatico del Papa, quando Tiziana Morra gli ha regalato lo zuccotto; quindi, lui ha tolto quello che aveva sul suo capo e ha messo quello nuovo e si è rivolto nei miei confronti e ha detto: ‘Come sto?’ Io ho detto: ‘Sua Santità, una bellezza’. e ci siamo messi a ridere”. La vicesindaca sottolinea l’impatto emotivo dell’incontro: “Quello che resta è la luce dei suoi occhi e poi questa carezza, come dicevo prima, che è un gesto molto semplice, ma da quella carezza io ho avuto questa sensazione dell’amore e dei sentimenti e dei valori di pace che lui continuamente ha professato fino all’ultimo momento. Attraverso quella carezza io lo porterò sempre il mio cuore”. Le parole del sindaco Morra e della vicesindaca Memoli testimoniano il profondo impatto umano e spirituale di Papa Francesco, un uomo che, attraverso gesti semplici e parole di conforto, ha saputo toccare le corde più profonde dell’animo umano, lasciando un’eredità di amore, speranza e solidarietà nelle comunità di Pellezzano e Salerno. In occasione della triste dipartita, la vicesindaca di Salerno Paky Memoli ha richiesto che le bandiere del Comune di Salerno fossero posizionate a mezz’asta e, sempre nella giornata di ieri, ha chiesto al direttore generale dell’Asl di Salerno Gennaro Sosto un minuto di silenzio in tutti gli ambulatori ed ospedali .





