Giuseppe D’Alto
Non bastano i grandi numeri, con caos collegato, delle Luci d’Artista per fornire un dato più incoraggiante sulla qualità della vita a Salerno. Una piccola posizione guadagnata, nonostante il risalto mediatico, nell’inchiesta curata dal Sole 24 ore è la conferma che per fare decisi passi in avanti bisogna tener presenti anche altri indicatori sociali. Nonostante il mare e le opportunità di svago Salerno resta dietro ad Avellino nella speciale classifica regionale (con Caserta fanalino di coda). Il dato più allarmante è quello legato al tenore di vita con Salerno relegata al quart’ultimo posto e con un passo indietro di tre posizioni rispetto al precedente dato. Nello specifico viene rilevato che il patrimonio familiare medio si aggira intorno a 275.349 euro; c la spesa per il turismo all’estero è di 169 euro; l’importo medio mensili delle pensioni è 617 euro. I consumi per famiglia si aggirano intorno a 1378 euro. Ma allarmanti sono anche i dati relativi alla disponibilità degli asili rispetto alla potenzia utenza (100 posto) e sull’indice di smaltimento delle cause civili. Occhio alle estorsioni, in aumento, ed alle truffe e frodi informatiche. Significativo, invece, il dato legato all’imprenditorialità giovanile con Salerno che si attesta al decimo posto. Segnali positivi anche in relazione all’indice climatico (dodicesimo posto) ed un relazione al numero di ristoranti e bar ogni centomila abitanti. Dati incoraggianti anche per la spesa dei turisti stranieri. Ma Salerno resta lontano dalle province d’elite (Bolzano, nuovamente prima, sembra distante anni luce e non solo sotto il profilo chilometrico). La ventitreesima posizione per la popolazione ed il sessantottesimo posto per il tempo libero (perse sette posizioni) non bastano per dare un’immagine migliore per una città che non deve limitarsi a conquistare la ribalta per l’evento Luci d’Artista. Quest’ultimo può rappresentare un volano solo se collegato ad altri interventi che permettano alla città di fare significativi in passi in avanti anche in altri settori e soprattutto a non disperdere la propria vocazione di città di mare inserita tra due splendide costiere.