
Salerno, città simbolo di grandi trasformazioni storiche e politiche, si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza culturale e civile: la presentazione del romanzo “Il Giovane Enrico” di Andrea De Simone e Tonino Scala. L’incontro, in programma lunedì 3 febbraio alle ore 18:00 presso la libreria Feltrinelli, vedrà protagonisti Luciana Castellina, figura storica della sinistra italiana e Carmine Pinto, storico e docente universitario. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Massimiliano Amato. Ad arricchire l’evento, la pasticceria Pantaleone offrirà ai presenti la celebre scazzetta, il dolce raccontato nel romanzo. Salerno non è solo il luogo di questo appuntamento, ma un vero e proprio epicentro di alcune delle svolte più significative nella storia politica del Partito Comunista Italiano. La città, infatti, ha ricoperto un ruolo cruciale durante e dopo la Seconda guerra mondiale, prima come sede del Governo italiano e poi come teatro di scelte politiche epocali che hanno ridefinito il destino del PCI. Salerno e la Svolta di Togliatti Nel febbraio del 1944, Salerno divenne sede del Governo Badoglio e residenza temporanea del Re Vittorio Emanuele III. In quegli stessi mesi, il leader del PCI, Palmiro Togliatti, fece una scelta politica senza precedenti, nota come Svolta di Salerno: il Partito Comunista decise di collaborare con il governo monarchico per contribuire alla ricostruzione dell’Italia, devastata dalla guerra. Fu un passo strategico e al tempo stesso controverso, che segnò l’ingresso del PCI nella politica istituzionale e aprì la strada alla sua partecipazione attiva alla vita democratica del Paese. Berlinguer, Salerno e la Questione Morale Quasi quarant’anni dopo, Salerno tornò a essere protagonista di un’altra svolta cruciale per il PCI, questa volta sotto la guida di Enrico Berlinguer. Nel novembre del 1980, pochi giorni dopo il devastante terremoto che colpì l’Irpinia e la Basilicata, Berlinguer si recò a Salerno per una riunione straordinaria del partito. Fu in quella circostanza che maturò la definitiva rottura con il compromesso storico e prese forma il concetto di Questione Morale, che avrebbe ridefinito il ruolo e l’identità del PCI, portandolo a concentrarsi su temi come l’etica politica e la trasparenza istituzionale. Luciana Castellina: una testimone della storia Ospite d’onore dell’incontro sarà Luciana Castellina, una delle figure più autorevoli e carismatiche della sinistra italiana. Giornalista, scrittrice e politica, Castellina è stata tra i fondatori del Manifesto e per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la cultura progressista del nostro Paese. Il suo impegno ha spaziato dalle battaglie per i diritti dei lavoratori e delle donne fino alla riflessione sul futuro della sinistra europea. La sua presenza all’evento sarà un’occasione preziosa per ascoltare una voce che ha vissuto in prima persona le trasformazioni e le sfide della politica italiana. “Il Giovane Enrico”: un racconto tra storia e attualità Il romanzo di Andrea De Simone e Tonino Scala non è solo un omaggio alla figura di Berlinguer, ma anche un invito a riflettere sul passato per comprendere meglio il presente. Attraverso la narrazione, il libro riporta alla luce le scelte e i dilemmi che hanno segnato la storia politica italiana, con Salerno a fare da sfondo e protagonista. L’appuntamento del 3 febbraio sarà quindi un’occasione imperdibile per immergersi in un racconto che intreccia storia, memoria e impegno civile, celebrando una città che ha lasciato un segno indelebile nella politica e nella cultura italiana.