di Andrea Pellegrino
Si profila un braccio di ferro tra la Camera di Commercio di Salerno e la Carisal (Fondazione cassa di risparmio salernitana). Il consiglio camerale avrebbe già dato mandato all’avvocato Lorenzo Lentini per un parere legale sul nuovo assetto immaginato dalla Carisal. Infatti, da qui a breve, il Consiglio d’amministrazionee di indirizzo della Fondazione dovrebbe cambiare i suoi connotati. O meglio, dovrebbe prevedere una sostanziale modifica dell’assetto manageriale e di rappresentanza. Una rappresentanza, secondo le prime indiscrezioni, che arriva direttamente dalla Diocesi di Salerno che sarà parte attiva dell’attività della Fondazione bancaria. Così come il Csi (centro sportivo italiano) di Salerno che sempre fa riferimento alla Chiesa. Ma non è tutto, il nuovo statuto e la nuova composizione del Consiglio prevedono ulteriori novità: come l’aumento della rappresentanza del Comune di Salerno. Una riorganizzazione che sarebbe a danno della Camera di Commercio che da tre componenti si riduce ad un solo rappresentante nel Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Salerno. Insomma, una riorganizzazione tecnica ma dai tratti politici che rischia di aprire una vera e propria guerra tra la Camera di Commercio a guida Andrea Prete e la Fondazione che invece è retta da Alfonso Cantarella. Sotto accusa il nuovo statuto, che ora passerà al vaglio dell’avvocato Lorenzo Lentini che, per contodella Camera di Commercio dovrà valutare eventuali azioni di tutela per l’ente camerale di Corso Garibaldi.