Chiusura ad horas oggi per la Scuola Media Lanzalone, in via Portacatena in pieno centro storico cittadino, dopo l’ordinanza del sindaco che ieri pomeriggio che ne decreto l’inagibilità dei locali in cui le aule sono poste. Continua la vicenda della Scuola Media Lanzalone che dopo un via vai con altri istituti a cui accorparla, ieri addirittura la dirigente è stata costretta a sospendere le lezioni con un giorno di anticipo rispetto alle vacanze pasquali. L’edificio, un antico palazzo sorto per ospitare il nobile Giovanni Lanzalone, consigliere della corona normanna, datato nel 1200, diventato poi ospedale cittadino nel 1600, riaperto solo dopo il terremoto dell’80 dopo una totale ristrutturazione dell’architetto Mario Dell’ Acqua per fare spazio agli studenti della scuola Lanzalone, che prima del sisma sorgeva all ‘ interno del Palazzo Genovese, dichiarato inagibile. Ieri è toccata la stessa sorte al palazzo Lanzalone seppur senza nessun evento sismico. Era già da parecchio tempo che si notavano crolli di intonaco in alcuni spazi, infiltrazioni d ‘acqua ed altri problemi di ordine architettonico ma nessuno si aspettava addirittura una chiusura ad horas dell’edificio che ospita al primo piano diversi uffici del comune, tra cui quello di accoglienza ai migranti, mentre la scuola dispone del secondo e terzo piano. Gli alunni e gli insegnanti probabilmente saranno spostati nell’ edificio storico della Scuola Elementare Gennaro Barra di via Lungomare Trieste alla riapertura dopo la pausa pasquale. Ciò che molti si chiedono è come mai una scuola ristrutturata dalle fondamenta ai tetti dopo pochi anni sia già inagibile. Lavori non eseguiti bene? Può darsi, ma ciò che resta dei lavori dell’80 è sicuramente una scuola con alcune aule piccole, con poche finestre, un terzo ed ultimo piano sottotetto con finestroni molto panoramici ma non apribili. Cosa che nelle belle stagioni rende gli ambienti molto caldi. Dell’antica struttura si intravede poco, i pavimenti di cotto antico non ci sono più, restano solo dei bellissimi terrazzi che non sono fruibili agli alunni per motivi di sicurezza. Solo a metà dello scorso anno il comune aveva fatto sostituire gli infissi con altri nuovi, spesa che non sarà ricompensata se l ‘edificio non subirà i lavori di ristrutturazione necessari.
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