di Andrea Pellegrino
«La città non appartiene a De Luca. Mi pare evidente anche se ci guardiamo intorno. Ci sono tante persone, tante opinioni. È una grande città, libera». Massimo D’Alema lancia la stoccata al presidente della giunta regionale della Campania. Ieri è stata una giornata praticamente salernitana per l’ex premier. Ad eccezione del pranzo organizzato dai giovani universitari e simpatizzanti del neo movimento Articolo 1 Dp, al “Giardino del Gusto” di Montoro Inferiore. In mattinata, Massimo D’Alema è stato ospite dell’Università degli Studi di Salerno, nel pomeriggio, invece, appuntamento politico al Grand Hotel con l’iniziativa “Giovani-Anziani, un futuro per le nuove generazioni”, organizzata da Federico Conte. «Stiamo lavorando con tranquillità a creare una nuova forza politica, un movimento aperto, siamo in una fase costituente quindi è un processo aggregativo che continuerà e che, anzi, sta continuando perché ogni giorno arriva qualcuno. Poi vedremo i risultati», ha commentato D’Alema. E sul voto dei circoli Pd che hanno visto l’ex premier in testa (anche nella città di De Luca): «Era largamente prevedibile il risultato di Renzi. Nel Pd sono rimasti i seguaci di Renzi e quindi è naturale che vanno a votare i suoi seguaci». «Non c’è nessuna discussione politica. La gente – aggiunge D’Alema – si mette in fila e vota per Renzi. Si tratta di capire quanti saranno gli italiani che votano per Renzi. Quando si è andati a votare per il referendum, la grande maggioranza ha votato contro di lui. Vincere nel Pd per Renzi non è un problema, il problema è che lui perde nel Paese». Infine, la profezia: «Ho visto sui giornali – rimarca D’Alema – un appello di Cuffaro per un’alleanza con il Pd in Sicilia. Mi pare che quello è il partito nel quale molti non si possono riconoscere. È un partito nel quale è difficile che si possa riconoscere la tradizione della sinistra italiana. La prospettiva del Pd, di Renzi, è quella di un’alleanza con Forza Italia. Questa è una cosa che appare sempre più chiara. Noi consideriamo Berlusconi una forza antagonista rispetto ai valori della sinistra. Grande rispetto per chi intende resistere all’interno del Pd, ma in questo momento io credo che il vero, grande problema che ha il Paese è quello di ricostruire un’autentica forza di centrosinistra». D’Alema al termine dell’incontro, ha concluso: «Abbiamo la pretesa eversiva di organizzarci e far valere le idee della sinistra anche in questa città che deve essere una città libera».